Eni - Acquisizione di Neptune Energy
Report di Analisi Fondamentale dall'Ufficio Studi di Intermonte

Giudizio: Neutrale
Prezzo: 12.80€
Target di lungo termine: 15.00€
Acquisizione di Neptune Energy
Il 28 luglio saranno disponibili i risultati del secondo trimestre del 2023. Nel frattempo, Eni e Vår Energi (con una quota del 63% di Eni) hanno annunciato l'acquisizione di Neptune Energy. Eni acquisirà tutti gli asset di Neptune, ad eccezione di Germania e Norvegia, per un valore totale di 2,6 miliardi di dollari. Vår Energi acquisirà invece "Neptune Norway Business" per un valore di 2,3 miliardi di dollari. L'accordo è previsto per il primo trimestre del 2024.
Alla fine del 2022, Neptune aveva riserve 2P di circa 484 milioni di boe, di cui circa il 80% di gas naturale. La produzione totale di Neptune era di circa 130mila boed, di cui circa 70mila boed nel Global Business. Nel 2022, Neptune Energy ha chiuso con un debito netto di 1,69 miliardi di dollari e un EBITDAX di 3,85 miliardi di dollari. L'acquisizione da parte di Eni è coerente con gli obiettivi di produzione di gas naturale del 60% e di zero emissioni nette (Scope 1+2) entro il 2030.
L'obiettivo di Eni con l'acquisizione di Neptune Energy è quello di aumentare la produzione di gas naturale e raggiungere le zero emissioni nette nel business upstream entro il 2030. L'operazione è in linea con gli obiettivi del Piano 2023-2026 di Eni, che prevede una crescita annua composta del 3-4% della produzione E&P, un contributo netto positivo di 1 miliardo di euro dalle attività di portafoglio e 37 miliardi di euro di CapEx organico nel periodo. Inoltre, l'acquisizione rafforza la posizione di Eni in Algeria.
Eni si aspetta di generare sinergie G&A e industriali per oltre 0,5 miliardi di dollari. La transazione dovrebbe essere immediatamente accretiva per l'EPS e consentire un aumento del CFFO di oltre 0,9 miliardi di dollari nel 2024. Si prevede inoltre un flusso di cassa positivo. La previsione di cash flow accretivo di Neptune Energy dovrebbe sostenere la remunerazione degli azionisti di Eni, sulla base di una distribuzione del CFFO del 25-30%. La nostra raccomandazione neutrale sul titolo è dovuta a un'aspettativa di momentum degli utili piuttosto "soft" e rischi di recessione.