Credem - Confermato giudizio interessante, il margine d'interesse sale dell'82%
Report di Analisi Fondamentale dall'Ufficio Studi di Intermonte

Giudizio: Interessante
Prezzo: 7.22€
Target di lungo termine: 9.80€
Risultati primo trimestre
Banca Credem ha registrato un aumento del 82% del margine d'interesse (NII) rispetto all'anno precedente, grazie all'evoluzione positiva dello spread dei clienti (276bps, +37bps trimestre su trimestre) e alla crescita dei prestiti (+3,2% su base annua). Anche le commissioni sono state resilienti (+5,1% rispetto all'anno precedente) grazie alle commissioni di assicurazione e gestione patrimoniale, insieme a alcune commissioni di prestazione (ca. Eu 10mn). La negoziazione è stata superiore alle stime grazie alla cessione di titoli di stato (ca. Eu1.5bn). I costi erano in linea con il CoR (4bps), che ha consentito alla banca di registrare un utile netto di Eu135mn (rispetto ai previsti Eu 109mn), dopo aver registrato Eu 33mn di commissioni sistemiche. Il ratio FL CET1 è stabile al 14%.
Differenze distintive rispetto ai concorrenti
Credem ha registrato una crescita diretta del finanziamento del 7,2% anno su anno (+Eu 481mn trimestre su trimestre) grazie anche alla componente aziendale. I prestiti sono cresciuti del 3,2% su base trimestrale, mentre il portafoglio finanziario è diminuito (HTC da Eu 8,37 miliardi a Eu 7,34 miliardi e HTCS da Eu 6,2 miliardi a Eu 5,47 miliardi), consentendo alla banca di registrare alcuni guadagni di capitale nel trimestre con un potenziale impatto leggermente negativo sul NII per il futuro (non sappiamo se il portafoglio è stato ricostruito). D'altra parte, abbiamo osservato una tendenza simile a quella dei concorrenti in termini di tassi di inadempienza e CoR, ma con una differenza di entità (il CoR è il più basso tra le banche italiane a 4bps).
Stime
Abbiamo rivisto a rialzo i nostri EPS 2023-2024 del +12,7% e del +3,3% rispettivamente sulla base di un maggior NII (aumento maggiore per il 2023 rispetto al 2024) e di un CoR leggermente inferiore, che è sceso al 20bps per il 2023 e al 23bps per il 2024. Per quanto riguarda il ratio CET1, ci aspettiamo ora che la banca lo mantenga intorno al 14% per il 2023 e il 2024 sulla base di ipotesi di un payout ratio pari a circa il 36%.
Valutazione
Outperform confermato, T.P. aumentato a Eu 9,8 (da Eu 9,0). Crediamo che Credem abbia dimostrato ancora una volta la sua capacità di superare i concorrenti grazie a una serie di risultati non solo guidati dal NII, ma anche dalle commissioni e dal reddito da negoziazione. La forte qualità degli asset rimane un vantaggio e fornisce visibilità sulla distribuzione del capitale, che non presumiamo cambierà radicalmente, anche se vediamo margine per un aumento del payout ratio fino almeno al 50%, in linea con alcuni concorrenti. Ci aspettiamo che il management dia un aggiornamento sulle previsioni per il 2023 alla pubblicazione del prossimo set di risultati, ma per ora pensiamo che le nostre nuove stime riflettano un po' di conservatorismo nelle ipotesi sottostanti. Le azioni scambiano a 0,8 x TE con un'ROTE '23 attesa del 12,9%.