Il dollaro regge il colpo, FED mai così divisa dal 2019 in poi
Le nuove proiezioni dei policymaker indicano una stima mediana di un solo taglio di 25 punti base nel 2026

Cambio poco mosso, dopo l'aumento dello 0,6% di mercoledì dettato dall'atteso taglio di 25 pb deciso dalla FED in un intervallo compreso tra il 3,50% e il 3,75%.
Come previsto, gli investitori si sono concentrati sulle parole di Powell. Il presidente uscente della FED ha segnalato che l'asticella per ulteriori tagli dei tassi è probabilmente ora più alta, poiché i tassi si stanno avvicinando alla neutralità.
Nella conferenza stampa Powell ha affermato che i tre tagli apportati quest'anno hanno spinto i tassi "entro un ampio intervallo di stime del loro valore neutrale e siamo ben posizionati per attendere e vedere come si evolverà l'economia".
Si prevede ora che i tassi scenderanno al 3,40% nel 2026, invariati rispetto alla precedente previsione di un solo taglio l'anno prossimo. Per il 2027, si prevede che i tassi scenderanno al 3,10%, invariati rispetto alle precedenti previsioni.
La divisione nella Fed si allarga
Si è trattato della Fed più divisa dal 2019. Ci sono stati tre pareri discordanti: il presidente della Fed di Chicago, Austan Goolsbee, e il presidente della Fed di Kansas City, Jeffrey Schmid, hanno votato per una pausa, mentre il governatore della Federal Reserve, Stephen Miran, ha chiesto un taglio di mezzo punto percentuale.
Questa divisione tra i membri votanti riflette diverse interpretazioni del tipo di scenario che la Fed sta affrontando.
Chi è a favore di ulteriori tagli sottolinea un mercato del lavoro più debole che richiede il cuscinetto di tassi più bassi, mentre i falchi avvertono che i progressi sull'inflazione si sono bloccati, soprattutto per quanto riguarda i prezzi dei beni, sostenuti dai dazi.
Le prospettive di inflazione riflettono la convinzione della Fed che la maggior parte dell'attuale pressione sui prezzi sia dovuta a un aumento dei prezzi dei beni alimentato dai dazi, ma secondo Powell è improbabile che questa spinta duri a lungo.
Le nuove proiezioni dei policymaker indicano una stima mediana di un solo taglio di 25 punti base nel 2026, in linea con quanto già espresso al Fomc di settembre e in contrasto con le aspettative di mercato, che puntavano ancora almeno su due riduzioni.
Le stime aggiornate – penalizzate da dati incompleti dopo sei settimane di shutdown governativo – indicano che l’inflazione dovrebbe rallentare intorno al 2,40% entro fine 2026, mentre la crescita economica dovrebbe accelerare al 2,30% e il tasso di disoccupazione restare moderato al 4,40%.
Analisi Tecnica Dollaro
Area 1,17/1,20 si è confermata finora una soglia discriminante di estrema valenza, dove si possono impostare acquisti di dollari in ottica di diversificazione di portafoglio. Ricordiamo che il dollaro è arrivato a perdere oltre il 15% da gennaio a settembre, su base annua sarebbe il bilancio peggiore dal 1981, perciò una ricalibrazione è del tutto ragionevole.
Il cambio, a fine novembre, è sceso sotto la media mobile a 100 giorni (1,166) per la prima volta da un anno. Alziamo l'allerta perchè la conferma della violazione di 1,16 potrebbe proiettare un target di breve nel range 1,14/1,12.
Il mercato mette a disposizione una serie di strumenti più o meno dinamici per investire in ottica di trading stretto long/short o in ottica di lungo periodo.
Per puntare su una rapida rivalutazione del Dollaro USA (contro Euro) senza prendere rischi sull'oscillazione dei prezzi delle obbligazioni c'è il seguente ETC. Leggi il documento KID:
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L’Obiettivo di Investimento del Comparto è quello di replicare il rendimento del FED FUNDS EFFECTIVE RATE TOTAL RETURN INDEX®. Il Comparto non distribuisce dividendi. L’Indice, pubblicato da Deutsche Bank, rappresenta i mercati monetari e di capitali dell’area Dollaro USA. L’Indice è calcolato sulla base del rendimento complessivo (total return) con ciò indicando che rappresenta un deposito sostituito giornalmente (daily rolled deposit) al quale viene applicato il federal funds effective rate (tasso di riferimento effettivo statunitense). Non distribuisce dividendo. Leggi il documento KID.

