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Monti (AIN): il Nucleare è una questione strategica

Avere una tecnologia nucleare significa fare un salto nel consesso internazionale, secondo Stefano Monti, presidente dell’Associazione Italiana Nucleare

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Stefano Monti, presidente dell'Ain (Associazione Italiana Nucleare) e dell'European Nuclear Society, non vede alternative guardando all'unica tabella di marcia possibile per riaprire la stagione dell'atomo in Italia.

La data più realistica è il 2035? La sua risposta è sì. Il primo reattore Smr (Small Modular Reactor ad acqua) arriverà tra 10 anni, a condizione che la legge delega sul nucleare venga approvata entro questa legislatura. Se l'iter slitta, si riparte da zero. 

Una roadmap di massima? Se tutte le caselle autorizzative e regolatorie andranno a posto, Smr ad acqua nel 2035, Smr a piombo nel 2040, e la fusione oltre il 2045.

Quali sono i prossimi passi per restare nei tempi? Col via libera alla legge delega, toccherà ai decreti attuativi definire regole, licensing, requisiti di sicurezza e governance pubblico-privato. Sono i passaggi chiave al pari della comunicazione e del coinvolgimento degli stakeholder, tema principale della nostra giornata Ain.

Nuclitalia, la newco a guida Enel con Ansaldo Energia e Leonardo, sta individuando le tecnologie di riferimento. La decisione finale è loro, la società è nata apposta per gli studi di fattibilità. Il lavoro si concentra sugli Smr III+ raffreddati ad acqua. Serve un assessment che valuti maturità tecnologica, costi, disponibilità e anche fattori geopolitici per individuare il partner tecnologico. L'Italia non partirà da zero, va selezionata una tecnologia esistente.

La rosa dei partner esteri si restringe. La scelta sarà di Nuclitalia, ma le opzioni concrete sono poche: Usa, Francia e Uk. Il riferimento più avanzato è il Bwrx-300 di General Electric-Hitachi, l'unico Smr occidentale oggi in costruzione, in Canada. Con la Francia la cooperazione è avanzata, ci sono accordi con Edf e l'associazione industriale Gifen, oltre a incontri B2B per le forniture. Nel Regno Unito resta una candidatura rilevante lo Smr di Rolls-Royce. Poi esistono altre tecnologie Smr made in Usa in via di valutazione.

L'Italia ha già una sua filiera. Quanto vale? Potrà sorprendere, ma siamo la seconda manifattura nucleare europea, con 70-100 aziende qualificate e un giro d'affari di mezzo miliardo di euro all'estero. Agganciando i progetti internazionali e costruendo una supply chain europea integrata, le imprese italiane possono rientrare a pieno titolo nel mercato. Alcune, come Ansaldo Nucleare, ci sono già a pieno titolo.

Cresce la domanda di energia, gli Smr serviranno anche per i data center? In prospettiva sì. Ma potrebbero non bastare, bisognerebbe fare un altro passo avanti e convincersi che non sono le dimensioni ridotte a garantire la sicurezza. Oggi anche i reattori più grandi hanno standard elevatissimi.

Come investire sul nucleare

Il nucleare sta tornando alla ribalta a causa dell'aumento della domanda globale di energia e dell'urgente necessità di raggiungere l'azzeramento delle emissioni nette. L'eccezionale densità energetica dell'uranio, progetti avanzati relativi ai reattori, il rinnovato sostegno politico e la capacità del nucleare di fornire energia affidabile, scalabile e pulita sono tutti fattori determinanti per la sua rinascita. 

ETF VanEck Uranium and Nuclear Technologies Ucits
Isin: IE000M7V94E1 (NUCL)

Da inizio 2025: +63%

Lo strumento replica l'indice MarketVector Global Uranium and Nuclear Energy Infrastructure, che a sua volta replica l'andamento di società globali che operano nei settori dell'estrazione dell'uranio e delle infrastrutture per l'energia nucleare. Indice di spesa complessiva (TER) 0,55% annuo. Replica fisica totale (acquista tutti i componenti). Non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione Usd. Leggi il documento KID.

WisdomTree, innovatore nel settore finanziario a livello globale, ha ampliato la sua gamma tematica lanciando un nuovo strumento sulle tematiche legate all'energia nucleare:

ETF WisdomTree Uranium and Nuclear Energy UCITS
Isin: IE0003BJ2JS4 (NCLR)

Da inizio anno benchmark +68%

L'ETF si propone di replicare la performance in termini di prezzo e rendimento, al lordo di commissioni e spese, del WisdomTree Uranium and Nuclear Energy UCITS Index. L'indice proprietario è progettato per replicare le prestazioni delle aziende coinvolte negli aspetti più critici della catena del valore dell'uranio e dell'energia nucleare. L’ETF investe in tutta la catena del valore, offrendo esposizione alle società che estraggono uranio e a quelle coinvolte nella costruzione, nello sviluppo e nella manutenzione delle infrastrutture e dei reattori per l'energia nucleare. Sono inoltre inclusi gli innovatori che sviluppano le tecnologie nucleari di prossima generazione, come i piccoli reattori modulari (SMR). Total expense ratio (TER) 0,45%. Valuta di denominazione Usd. Valuta di quotazione Euro. Non distribuisce dividendo. Leggi il documento KID.

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