S&P500 - La corsa alla Casa Bianca entra nel vivo
Goldman Sachs segnala che il presidente Biden è in svantaggio su Trump di circa 1 punto percentuale a livello nazionale, ma in Pennsylvania, l’ago della bilancia della corsa, la distanza è doppia

Fatto
L'indice S&P500 ha chiuso in rialzo dello 0,2% la quarta seduta positiva di seguito, galleggiando a ridosso del record storico.
Mancano ancora parecchi mesi alle elezioni presidenziali americane, evento che sempre di più entra nel radar degli investitori.
Anche Goldman Sachs se ne occupa regolarmente con indagini e approfondimenti.
L’ultimo report, firmato dagli analisti Alec Phillips e Tim Krupa, mette in evidenza che nei sondaggi, il presidente Biden è in svantaggio sull'ex presidente Trump di circa 1 punto percentuale a livello nazionale, ma in Pennsylvania, lo Stato in bilico che a oggi è l’ago della bilancia della corsa alla Casa Bianca, la distanza è doppia.
Il verdetto di colpevolezza nel processo a Trump per il pagamento con fondi neri non ha mosso i sondaggi nazionali e ha leggermente avvantaggiato Biden negli Stati incerti.
L'indice di gradimento del presidente in carica è però sceso al 38%, non lontano dal minimo del 37%, al di sotto della media di gradimento di Trump nei cinque mesi prima delle elezioni del 2020.
Krupa e Phillips segnalano inoltre l’uscita in questi giorni di due indagini elettorali basate sia sui sondaggi che su altri elementi fondamentali, tasso di disoccupazione, reddito medio, andamento della busta paga etc..).
Il modello di FiveThirtyEight dà a Biden il 52% di probabilità di successo, mentre il modello di The Economist solo il 34%. Entrambi danno a Trump un vantaggio nei sondaggi e uno svantaggio nei fondamentali.
Sono da seguire, secondo Goldman Sachs, le vicende familiari di entrambi i contendenti.
L'11 giugno, Hunter Biden è stato condannato per tre reati in un processo federale per possesso di armi. Il figlio di Joe Biden è chiamato a settembre a rispondere di accuse sul pagamento di tasse federali.
Per quanto riguarda il Congresso, al Senato, “il campo di gioco favorisce i Repubblicani, ma i Democratici sono in vantaggio nella maggior parte dei seggi che attualmente occupano.
Le previsioni danno una probabilità del 28% a una maggioranza democratica.
Situazione molto incerta alla Camera, l’attuale maggioranza repubblicana potrebbe ridursi a pochi seggi nel 2025, la probabilità di una vittoria democratica è del 54%.
L'11 giugno, i repubblicani hanno vinto un'elezione straordinaria, portando l'attuale margine dei seggi della Camera a 218, cinque in più dei democratici.
Ma questi ultimi sono arrivati al 45% dei voti validi, contro il 32% nel 2022 e il 26% nel 2020. Va detto che la percentuale dei votanti è stata irrisoria.
Effetto
Analisi Tecnica. Il quadro grafico di lungo periodo dell'S&P500 si conferma saldamente rialzista. L'indice ha rotto con decisione l'area dei precedent…
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