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Per Citigroup, la Borsa cinese è meglio di Wall Street

Citigroup ha declassato le azioni statunitensi a "Neutrale" e ha migliorato il giudizio sull’azionario della Cina a "Overweight"

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Le borse della Cina sono in forte recupero nel finale, all'indomani della peggior seduta dal 2022 dell'indice Nasdaq Composite. L’indice Hang Seng di Hong Kong perde lo 0,5%, mentre l'indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen gira in rialzo dello 0,2%. Taiex di Taipei -1,7%.

L’azionario cinese batterà Wall Street

Citigroup ha declassato le azioni statunitensi a "Neutrale" e ha migliorato il giudizio sull’azionario della Cina a "Overweight" (Sovrappesare), affermando che l'eccezionalismo degli Stati Uniti è almeno in pausa. La banca d'investimento ha cambiato idea dopo un anno e mezzo, in tutto questo periodo ha consigliato l’acquisto di Wall Street.

Dirk Willer, il responsabile globale della ricerca macro e dell'asset allocation della società, ritiene che  titoli cinesi possano essere interessanti anche dopo il loro recente rally, in quanto ci sono stati da inizio anno i passi in avanti nell’intelligenza artificiale e il sostegno del governo al settore tecnologico, inoltre le valutazioni sono ancora convenienti. 

"Il flusso di notizie provenienti dall'economia statunitense è probabilmente inferiore a quello del resto del mondo nei prossimi mesi e, almeno dal punto di vista tattico, è improbabile che l'eccezionalismo statunitense torni a ruggire", ha scritto Willer.

Per quanto riguarda la Cina, gli economisti di Citi hanno rivisto le loro previsioni per la crescita del PIL cinese al +4,7% quest'anno dal +4,5%, in parte grazie a una spinta degli investimenti nell'intelligenza artificiale. Willer ha anche notato che il settore tecnologico cinese è economico rispetto ai pari globali, anche dopo i recenti guadagni.

Intelligenza artificiale cinese

La scorsa settimana Manus AI ha lanciato una versione in anteprima di quello che ha definito un agente di intelligenza artificiale generale in grado di assolvere a compiti complessi in autonomia, come per esempio valutare i curriculum di candidati, creare itinerari di viaggio e analizzare i titoli azionari. L'azienda ha dichiarato che il suo servizio ha ottenuto risultati migliori su alcuni fronti rispetto a Deep Research di OpenAI, un altro agente rilasciato di recente. Il cofondatore e scienziato capo di Manus, Yichao Ji, ha dichiarato che il suo prodotto è "veramente autonomo". Un video dimostrativo dell’azienda è diventato rapidamente virale e ha scatenato una corsa a ottenere l’ambitissimo invito a provare lo strumento.

Trump torna a Pechino

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump potrebbe recarsi in Cina ad aprile per incontrare il suo omologo cinese Xi Jinping, in un momento in cui le due potenze hanno relazioni tese a causa delle loro dispute commerciali, secondo il quotidiano di Hong Kong South China Morning Post. I presidenti dei due Paesi vorrebbero che la controparte effettuasse il viaggio per presentarlo come un trionfo diplomatico, ma i colloqui iniziali sono ruotati intorno alla visita di Trump in Cina, secondo le fonti citate dal giornale lunedì sera. Secondo una fonte cinese, "è piu' difficile per i funzionari di Pechino parlare con le loro controparti negli Stati Uniti ora che durante l'amministrazione di Joe Biden, poichè Washington sta subendo drastici cambiamenti". Una persona a conoscenza dei preparativi ha assicurato al giornale che Trump ha espresso la speranza che Xi visiti la sua tenuta di Mar-a-Lago, nello Stato sud-orientale della Florida, dove i due leader si sono gia' incontrati nel 2017.

Analisi tecnica CSI 300

Vediamo positivamente il tentativo di reazione tuttora in corso, partito dal supporto discriminante in area 3.700 punti, che troverebbe maggiore consistenza con il ritorno stabile sopra area 4mila. Prima soglia di allerta intorno a 3.880 punti.

Operatività

Restiamo ottimisti nel lungo termine. Si suggerisce di sfruttare il pull back verso area 3.700 punti per comprare sulla debolezza. Incrementare la posizione alla prima chiusura sopra 4mila punti. Tuttavia, è prudente applicare uno stop loss in caso di chiusura su base settimanale sotto 3.700 punti per riposizionare gli acquisti in area 3.100.

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Tra gli ETF quotati alla Borsa di Milano che investono sulle borse della Cina, segnaliamo i seguenti, ciascuno dei quali contraddistinto da caratteristiche specifiche. Ciò consente acquisti complementari: il primo offre maggiore esposizione ai titoli dell'alta tecnologia; il secondo replica l'indice CSI 300; il terzo direziona le risorse verso le società più impegnate nella transizione ecologica.

ETF Franklin Ftse China Ucits Etf - Usd (Acc) 
Isin: IE00BHZRR147 (FLXC.MI)

Nel 2025: +14,0%

L'ETF investe in azioni a grande e media capitalizzazione in Cina e replica il rendimento dell'indice FTSE China 30/18 Capped. L'indice ha un'ampia copertura delle classi di azioni cinesi, tra cui le azioni A, B, H, N; le azioni Red, P, S Chips. I componenti di tipologia A sono disponibili per gli investitori internazionali attraverso il Northbound China Stock Connect Scheme. Il peso dei singoli componenti viene ponderato tenendo conto del flottante e delle restrizioni applicate agli investitori stranieri. E' rivisto semestralmente. Replica fisica. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Non distribuisce dividendi. Costi di gestione 0,19% annuo. Leggi il documento KID. 

Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice FTSE China 30/18 Capped rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa cinese. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. I primi cinque titoli presenti in ordine di peso sono:

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ETF X-TRACKERS CSI300 UCITS
Isin LU0779800910 (XCHA.MI)

Nel 2025: -3,50%

L'ETF replica l'andamento dell'indice CSI  300, indice che riflette l'andamento delle azioni di 300 società quotate sulla Borsa Valori di Shangai e sulla Borsa Valori di Shenzhen (Azioni Cina A). Non distribuisce un dividendo. Spesa corrente annua 0,50%. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il Documento KID.

ETF Franklin MSCI China Paris Aligned Climate UCITS (Acc)
Isin: IE000EBPC0Z7 (FRCP.MI) 

Nel 2025: +12,30%

L'ETF è conforme agli indici EU Climate Benchmark PAB e replica l’MSCI China Climate Paris-Aligned composto da titoli azionari cinesi a grande e media capitalizzazione. Progettato per sostenere gli investitori che cercano di ridurre la loro esposizione ai rischi climatici fisici e di transizione, l’indice sovrappeserà le società cinesi che passano ad un’economia a basse emissioni di carbonio, garantendo al contempo il pieno allineamento con gli obiettivi di decarbonizzazione dell’Accordo di Parigi sul Clima. Non distribuisce Dividendi. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione Euro. Commissioni nette totali 0,22%. Leggi il Documento KID. 

Per investire con la massima diversificazione sulla Borsa di Taiwan, Piazza Affari mette a disposizione il seguente strumento specializzato:

ETF Franklin Ftse Taiwan - Usd (Acc)
Isin: IE000CM02H85 (FLXT.MI)

Nel 2025: -7,0%

Obiettivo dell'ETF è quello di replicare con acquisti fisici (azioni e non derivati) l'andamento delle principali blue chip della borsa di Taiwan tramite l'indice FTSE Taiwan 30/18 Capped Net Return. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Commissioni totali annue (Ter) 0,19%. Leggi il documento KID. L'indice FTSE Taiwan 30/18 Capped, a sua volta, replica l'andamento dei titoli azionari a grande e media capitalizzazione della borsa di Taiwan. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. 

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