SpaceX: data center sul satellite? il mercato ci crede
Crescono le valutazioni di SpaceX e aumentano le plusvalenze in pancia ad Alphabet. Entrata nel capitale 10 anni fa, a marzo, la società madre di Google aveva 8 mld di capital gain potenziali

Data center nello spazio
Mentre aumentano i dubbi sui data center per l’intelligenza artificiale, crescono le aspettative di uno spostamento di queste colossali infrastrutture altrove, non in qualche angolo sperduto del pianeta, ancora più lontano: nello spazio.
Se in questi giorni si parla di eccesso di investimenti nella potenza di calcolo e giungono gli ultimi aggiornamenti sulla spettacolare crescita del valore di SpaceX, è perché sono gli stessi protagonisti della corsa allo spazio e della corsa all’intelligenza artificiale, a mettere insieme di due temi.
“Immagino che col tempo gran parte del mondo sarà ricoperta da data center”, ha dichiarato a luglio Sam Altman, CEO di OpenAI. "Ma non lo so, perché forse li metteremo nello spazio".
Più di recente Elon Musk, il CEO di SpaceX si è espresso così nel corso di un forum sugli investimenti in Arabia Saudita: "Il modo più economico per eseguire calcoli di intelligenza artificiale sarà quello di utilizzare satelliti alimentati ad energia solare ".
Valutazione di SpaceX
Non si tratta di fantascienza, tutto questo potrebbe diventare realtà entro cinque anni. Musk ha aggiunto che SpaceX intende potenziare i suoi satelliti Starlink di terza generazione per eseguire costruzioni autonome nello spazio.
Per il mercato non si tratta di visioni o profezie di lunghissimo periodo, i tempi sono già maturi per uno sbarco in borsa di SpaceX.
Venerdì il Chief Financial Officer Bret Johnsen ha detto al personale che siamo vicini "Il pensiero è che se eseguiamo brillantemente e i mercati collaborano, un'offerta pubblica potrebbe raccogliere un'importante quantità di capitale", il memo interno è finito nelle mani del Wall Street Journal, che lo ha ripreso.
Lo stesso quotidiano, qualche giorno prima aveva riferito di un collocamento di nuovi azioni in corso ad una valutazione di circa 800 miliardi di dollari: solo qualche mese prima, intorno a luglio, la società delle esplorazioni spaziali era stata valutata la metà.
Secondo Bloomberg e la piattaforma di dati finanziari PitchBook, l'IPO potrebbe raccogliere più di 30 miliardi di dollari, una somma senza precedenti per un'operazione di questo tipo e di gran lunga superiore ai 10 miliardi di dollari raccolti dall'azienda dalla sua fondazione. Ciò porterebbe la sua valutazione totale a 1,5 trilioni di dollari.
Chi sta già guadagnando? Alphabet
L’operazione ha una portata strategica enorme per il futuro, nell’immediato ha già generato colossali plusvalenze per i primi investitori in SpaceX. Gli azionisti storici sono società di venture capital come Founders Fund di Peter Thiel, 137 Ventures di Justin Fishner-Wolfson e Valor Equity Partners. Anche Fidelity è un investitore significativo, così come Google di Alphabet.
Quest’ultima, aveva rivelato in primavera, all’interno dei conti del primo trimestre, di avere circa 8 miliardi di dollari di guadagni non realizzati relativi a un non identificata società privata. Tutti in quell’occasione avevano pensato a SpaceX.
Alphabet dovrebbe essere entrata nel capitale dieci anni fa insieme a Fidelity, con un investimento congiunto da un miliardo di dollari che aveva dato ai due soggetti il 10%, scriveva ieri Bloomberg. Se si danno per buone le ultime indiscrezioni sulla crescita della valutazione, oggi la plusvalenza in pancia a Alphabet potrebbe essere da tre a cinque volte più alta.
Analisi Tecnica Nasdaq 100
Operatività. Il trend di fondo del NASDAQ 100 conferma una configurazione strutturalmente rialzista. Confermiamo la view positiva di lungo periodo. La piena violazione di area 24mila punti ha fatto scattare nuovi acquisti in tendenza con target verso 26mila punti, raggiunto nelle ultime settimane. Riteniamo fisiologico l'avvio di una fase di assestamento, propedeutica a una nuova fase impulsiva. Posizionare gli acquisti sulla debolezza in area 24mila.
Per impostare strategie speculative di breve periodo o strategie di lungo periodo sono disponibili i seguenti ETF:
ETP WisdomTree Nasdaq 100 3x Leverage Daily
Isin: IE00BLRPRL42 (QQQ3)
L'ETP mira a replicare la prestazione dell'indice NASDAQ-100® 3x Leveraged Notional Net Return, che a sua volta mira a replicare le prestazioni quotidiane dell'indice NASDAQ-100® Notional Net Total Return moltiplicato giornalmente per tre e adeguato per riflettere alcuni costi inerenti al mantenimento delle posizioni a leva necessarie per raggiungere tale obiettivo. Leggi il documento KID.
ETP WisdomTree Nasdaq 100 3x Short Daily
Isin: IE00BLRPRJ20 (QQQS)
L'ETP mira a replicare la prestazione inversa dell'indice NASDAQ-100® 3x Leveraged Notional Net Return, che a sua volta mira a replicare le prestazioni quotidiane dell'indice NASDAQ-100® Notional Net Total Return moltiplicato giornalmente per tre e adeguato per riflettere alcuni costi inerenti al mantenimento delle posizioni a leva necessarie per raggiungere tale obiettivo. Leggi il documento KID.
ETF Axa Nasdaq 100 Ucits (Usd)
Isin: IE000QDFFK00 (ANAU)
Da inizio 2025: +6,0% (incide la debolezza del dollaro)
L’obiettivo di investimento del Fondo consiste nel replicare l'indice di riferimento NASDAQ 100, dedotte commissioni, spese e costi di transazione. L'indice NASDAQ 100 é composto dai 100 principali titoli azionari tecnologici quotati al Nasdaq pesati secondo la loro capitalizzazione di Borsa. Non contiene titoli di società finanziarie. Non distribuisce dividendi. La valuta di riferimento è il dollaro Usa. Replica fisica completa. Commissioni totali annue (TER) 0,14%. Leggi il documento KID.

ETF Franklin US Mega Cap 100 Ucits
Isin: IE0008M1R3N4 (US100)
Quotato da maggio 2025
Da inizio 2025 +5,50% (incide la debolezza del dollaro)
Lo strumento fa riferimento all'indice Megacap 100, che presenta un mix distintivo di crescita e diversificazione settoriale, pur essendo meno dipendente dalla tecnologia rispetto al più noto Nasdaq 100. Offre un’esposizione azionaria sostenuta da fondamentali storicamente solidi, da una crescita costante degli utili e da una solida dinamica dell’indice. Non distribuisce dividendi. La valuta di riferimento è il dollaro Usa. Commissioni totali annue (TER) 0,09%. Leggi il documento KID.
