COMUNICAZIONE DI MARKETING

Nvidia salta la Grande muraglia e torna in Cina

Trump ha annunciato che la società sarà autorizzata a vendere i semiconduttori della famiglia H200, una versione depotenziata, in termini di performance, dell’attuale prodotto di punta, il Blackwell

Logo bianco nvidia su sfondo verde

Nvidia torna in Cina 

L’amministratore delegato di Nvidia Jensen Huang è riuscito a portare a casa un risultato sul tema che più gli stava a cuore da mesi: il mercato della Cina. Il manager della società a maggiore capitalizzazione del mondo non ha ottenuto il via libera generale alla vendita dei chip di qualsiasi tipo, oggi vietata, ma quel che la Casa Bianca ha concesso è molto di più dello zero ricavi in Cina visto nell’ultima trimestrale.

Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato stanotte su Truth di aver "informato il presidente cinese Xi che gli Stati Uniti consentiranno a Nvidia di spedire i suoi prodotti h200 a clienti approvati in Cina e in altri Paesi, a condizioni che consentano di mantenere una forte sicurezza nazionale". L’accordo prevede che un quarto degli introiti della vendita sarà versato al governo degli Stati Uniti.

I semiconduttori della famiglia H200 sono dieci volte più potenti degli H20, quelli che la società era autorizzata a vendere a Pechino, ma comunque inferiori alle performance dell’attuale prodotto di punta, il Blackwell, oltre che di quello atteso per gli anni prossimi, il Rubin.

La diplomazia dei chip

I chip di Nvidia sono un punto nevralgico nelle relazioni tra la prima e la seconda potenza mondiale. Huang aveva provato in tutti i modi, anche andando a sollecitare Trump direttamente alla Casa Bianca questa settimana, a chiedere di avere mani libere sul secondo mercato mondiale dei semiconduttori per l’intelligenza artificiale ma una parte rilevante dello staff della Casa Bianca, tra cui, pare il Segretario di Stato Marco Rubio, si erano opposti, allineandosi così a un approccio sul tema già di Joe Biden.

Alla fine gli argomenti sostenuti da Huang devono aver fatto breccia: il ceo ha più volte sostenuto che Nvidia dovrebbe essere autorizzata a muoversi in quel mercato perché la Cina ha molti dei migliori ricercatori di intelligenza artificiale al mondo e gli Stati Uniti hanno tutto l’interesse a farli lavorare su una loro tecnologia.

Alcuni funzionari, tra cui il consigliere speciale per 'IA David Sacks e il Segretario al Commercio Howard Lutnick, avrebbero detto sì all'esportazione dell’H200, riferisce il Wall Street Journal, perché in questo modo Nvidia può competere meglio con Huawei, senza che il dominio tecnologico degli Stati Uniti sul tema dell’intelligenza artificiale sia messo in dubbio.

Quanto vale il via libera di Trump? 

A Washington si guarda alle ricadute sulla leadership mondiale nell’high tech, a Wall Street ai ricavi aggiuntivi, ancora di più agli utili. Si parla di miliardi di dollari. In agosto, il Chief Financial Officer di Nvidia, Colette Kress, aveva avanzato delle ipotesi sul tema: una risoluzione dei temi geopolitici avrebbe permesso all'azienda di consegnare tra due e cinque miliardi di chip alla Cina per trimestre, con la possibilità di aumentare ulteriormente anno dopo anno. Insomma, fino a venti miliardi di dollari di fatturato aggiuntivo l’anno.

La redditività di questo business rientrante, sparito nell’ultima trimestrale, non dovrebbe essere paragonabile ai prodotti di punta ma dovrebbe comunque essere molto alta: nell'ultimo trimestre fiscale, Nvidia ha riportato margini lordi del 73,4% su 57 miliardi di dollari di vendite complessive, quindi comprendenti anche hardware e chip delle serie Grace e Blackwell.

Analisi Tecnica Nasdaq 100

Operatività. Il trend di fondo del NASDAQ 100 conferma una configurazione strutturalmente rialzista. Confermiamo la view positiva di lungo periodo. La piena violazione di area 24mila punti ha fatto scattare nuovi acquisti in tendenza con target verso 26mila punti, raggiunto nelle ultime sedute. Riteniamo fisiologico l'avvio di una fase di assestamento, propedeutica a una nuova fase impulsiva. Posizionare gli acquisti sulla debolezza in area 24mila.

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Per impostare strategie speculative di breve periodo o strategie di lungo periodo sono disponibili i seguenti ETF: 

ETP WisdomTree Nasdaq 100 3x Leverage Daily
Isin: IE00BLRPRL42 (QQQ3)

L'ETP mira a replicare la prestazione dell'indice NASDAQ-100® 3x Leveraged Notional Net Return, che a sua volta mira a replicare le prestazioni quotidiane dell'indice NASDAQ-100® Notional Net Total Return moltiplicato giornalmente per tre e adeguato per riflettere alcuni costi inerenti al mantenimento delle posizioni a leva necessarie per raggiungere tale obiettivo. Leggi il documento KID.

ETP WisdomTree Nasdaq 100 3x Short Daily 
Isin: IE00BLRPRJ20 (QQQS) 

L'ETP mira a replicare la prestazione inversa dell'indice NASDAQ-100® 3x Leveraged Notional Net Return, che a sua volta mira a replicare le prestazioni quotidiane dell'indice NASDAQ-100® Notional Net Total Return moltiplicato giornalmente per tre e adeguato per riflettere alcuni costi inerenti al mantenimento delle posizioni a leva necessarie per raggiungere tale obiettivo. Leggi il documento KID. 

ETF Axa Nasdaq 100 Ucits (Usd)
Isin: IE000QDFFK00 (ANAU)

Da inizio 2025: +8,5% (incide la debolezza del dollaro)

L’obiettivo di investimento del Fondo consiste nel replicare l'indice di riferimento NASDAQ 100, dedotte commissioni, spese e costi di transazione. L'indice NASDAQ 100 é composto dai 100 principali titoli azionari tecnologici quotati al Nasdaq pesati secondo la loro capitalizzazione di Borsa. Non contiene titoli di società finanziarie. Non distribuisce dividendi. La valuta di riferimento è il dollaro Usa. Replica fisica completa. Commissioni totali annue (TER) 0,14%. Leggi il documento KID. 

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ETF Franklin US Mega Cap 100 Ucits
Isin: IE0008M1R3N4 (US100)

Quotato da maggio 2025
Da inizio 2025 +7,50% (incide la debolezza del dollaro)

Lo strumento fa riferimento all'indice Megacap 100, che presenta un mix distintivo di crescita e diversificazione settoriale, pur essendo meno dipendente dalla tecnologia rispetto al più noto Nasdaq 100. Offre un’esposizione azionaria sostenuta da fondamentali storicamente solidi, da una crescita costante degli utili e da una solida dinamica dell’indice. Non distribuisce dividendi. La valuta di riferimento è il dollaro Usa. Commissioni totali annue (TER) 0,09%. Leggi il documento KID.

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Marino Masotti

Caporedattore