Le tensioni fra Cina e Giappone frenano il Nikkei
Il possibile restringimento del flusso di turisti cinesi nel Paese del Sol Levante si riflette sull’andamento dei titoli più esposti ai consumi in Giappone e delle due principali compagnie aeree

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L’indice Nikkei 225 è in ribasso dello 0,2%. Poco mosso lo yen. L'indice principale della borsa giapponese resta in prossimità del picco record del 4 novembre toccato a 52.636 punti. La performance del 2025 resta eccellente sia in Yen (+26%) che in Euro (+14,40%).
Tensione tra Pechino e Tokyo su Taiwan
Le anticipazioni di un possibile restringimento del flusso di turisti cinesi nel Paese del Sol Levante, si riflettono in Borsa sull’andamento dei titoli più esposti alla sostenibilità dei consumi in Giappone, assieme alle due principali aerolinee nipponiche.
“Il ministero degli Affari esteri, insieme all’Ambasciata e ai Consolati cinesi in Giappone, ricordano ai cittadini cinesi di evitare di recarsi in Giappone nel prossimo futuro per evitare rischi significativi per la loro sicurezza”. Lo riporta una nota pubblicata sabato dall’ambasciata cinese a Tokyo sottolineando che “recentemente i leader giapponesi hanno rilasciato dichiarazioni apertamente provocatorie su Taiwan, danneggiando gravemente il clima degli scambi interpersonali”.
Secondo i dati delle dogane, la Cina ha appresentato il primo paese per presenze turistiche in Giappone, con oltre 670.000 visite nel solo mese di settembre, seguito da Taiwan a quota 527.000, e i cittadini di Hong Kong con quasi 150.000 visitatori.
Tra i maggiori beneficiari dei consumatori cinesi, da sempre i gruppi della cosmetica, come Shiseido, che cede fino all'11% alla Borsa di Tokyo, o le catene dei grandi magazzini Isetan-Mitsukoshi, con una flessione del 10%, così come l'operatore Oriental Land - che controlla il parco giochi Disneyland nella capitale nipponica, con un meno 5%. Male anche le aerolinee All Nippon Airways (Ana) e Japan Airlines (Jal), rispettivamente -2,9% e meno 3,7%.
Lo scorso sabato le principali compagnie aeree cinesi hanno annunciato che offriranno cancellazioni gratuite per i voli da e per il Giappone fino al 31 dicembre. Air China ha pubblicato un avviso sul proprio sito web, dichiarando che adotterà misure speciali sui propri voli alla luce dell'ultima comunicazione del ministero degli Esteri cinese. L'Organizzazione nazionale per il turismo (Jnto) afferma che i viaggiatori cinesi in Giappone tra gennaio e settembre sono stati circa 7,48 milioni: si tratta del numero più alto di visitatori provenienti da qualsiasi paese o regione.
Economia giapponese
Il prodotto interno lordo si contrae per la prima volta in sei trimestri nel periodo da luglio a settembre, sollevando nuovamente i timori sulla sostenibilità delle esportazioni. Nel secondo trimestre fiscale la flessione del Pil è dello 0,4%, dal +0,5% dei tre mesi precedenti, mentre su base tendenziale la correzione è pari all'1,8%, dal +2,2% annualizzato. Nel periodo di riferimento le esportazioni hanno mostrato un calo dell'1,2%, a causa dei dazi Usa.
Malgrado la flessione del Pil sia meno marcata delle attese - che erano rispettivamente per un calo dello 0,6% su base congiunturale e una flessione annualizzata del 2,4%, l'andamento negativo riduce le aspettative di un possibile rialzo dei tassi d'interesse da parte della Bank of Japan (Boj), mentre l'attenzione degli analisti si sposta su quanto rapidamente la quarta economia mondiale riuscirà a riprendersi dalle frizioni commerciali con Washington.
Sul fronte interno, i consumi privati - che rappresentano oltre il 50% della formazione de Pil, sono cresciuti di appena lo 0,1%, al di sotto dello 0,4% del secondo trimestre. Un rallentamento che riflette la cautela delle famiglie di fronte al rialzo dei prezzi dei generi alimentari. In controtendenza, la spesa in conto capitale, un indicatore chiave della crescita trainata dalla domanda privata, che mostrato segnali incoraggianti, salendo dell'1% nel periodo tra luglio e settembre, e oltre le stime degli analisti.
Nel frattempo il nuovo esecutivo guidato dalla premier Sanae Takaichi sta ultimando un pacchetto di stimoli del valore di 17.000 miliardi di yen (95 miliardi di euro), volti ad attenuare l’impatto dell'inflazione sulle famiglie più bisognose, per rivitalizzare le spese per consumi.
Analisi Tecnica
Dal punto di vista grafico, il quadro è in deciso miglioramento. La rottura di area 43mila punti ha favorito nuovi acquisti sulla forza, con un obiettivo ravvicinato intorno a 52mila punti (upside +20%). In direzione opposta, suggeriamo di sfruttare sistematicamente eventuali sell off nel range 42mila/40mila per costruire una posizione di lungo periodo sulla debolezza.
Per cavalcare la tendenza, con la copertura del cambio dello Yen vs Usd e Euro, sono disponibili su Borsa Italiana i seguenti ETF:
WisdomTree Japan Equity USD Hedged Ucits
Isin: IE00BVXC4854 (DXJ)
Da inizio 2025: +14,70%
L'ETF mira a replicare l'andamento e il rendimento, al lordo di commissioni e spese, del WisdomTree Japan Equity Index. Al fine di raggiungere tale obiettivo, il Fondo adotterà un approccio di investimento di "gestione passiva" (o indicizzazione) e investirà in un portafoglio di titoli azionari che, per quanto possibile e praticabile, sia costituito da un campione rappresentativo dei titoli componenti il WisdomTree Japan Dividend Index. L'Indice è concepito per fornire esposizione ai mercati azionari giapponesi. E' prevista la replica fisica del benchmark. Commissioni totali annue 0,48%. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione Euro. Copertura valutaria in Dollaro USA. Distribuisce un dividendo semestrale. Leggi il documento KID.
Spdr Msci Japan Euro Hedge Ucits
Isin: IE00BZ0G8C04 (JPEH)
Da inizio 2025: +27,0%
L'ETF mira a replicare l'andamento dell'indice MSCI Japan (EUR Hedged), che a sua volta replica l'andamento dei principali titoli azionari del mercato giapponese. Copertura valutaria in Euro (EURO). Commissioni totali annue 0,17%. Valuta di denominazione EURO. Valuta di quotazione Euro. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.


