Dollaro in ripresa, la FED si guarderà bene dall'affrettare i tagli
L'inflazione Usa di febbraio è rallentata più del previsto, ma rimane ben al di sopra del target indicato al 2%

Il dollaro è al secondo giorno di recupero contro euro e si allontana dai minimi degli ultimi quattro mesi toccati martedì a 1,0947.
Lettura contrastata dell'inflazione USA
L'inflazione Usa di febbraio è rallentata più del previsto, ma rimane ben al di sopra del target indicato al 2%, smorzando le aspettative di una accelerazione del processo di riduzione del costo del denaro da parte della FED. Sullo sfondo restano le tensioni generate dalla guerra commerciale.
Anno su anno, l'inflazione è cresciuta del +2,8% rispetto al precedente 3% e meglio delle attese (2,9%). Il dato core, che esclude gli alimentari e l'energia, è sceso al +3,1% dal +3,3% di gennaio, attese +3,2%. Si tratta del livello più basso dall'aprile 2021.
"Il dato sui prezzi al consumo, più basso del previsto, è stato una boccata d'aria fresca, ma nessuno dovrebbe aspettarsi che la FED inizi a tagliare i tassi immediatamente", ha dichiarato Ellen Zentner di Morgan Stanley Wealth Management. "La Fed ha adottato un approccio di attesa e osservazione e, data l’incertezza sull’impatto della politica commerciale e dell’immigrazione sull’economia, vorrà vedere più di un solo mese di dati favorevoli sull’inflazione".
I mercati stanno attualmente scontando tre tagli dei tassi quest'anno, con il primo taglio del 2025 a giugno, secondo lo strumento Fedwatch.
Lato euro, oggi sono in agenda gli interventi di numerosi banchieri centrali, tra cui il capo-economista Lane e i membri Rehn, Villeroy, Nagel e il vice presidente de Guindos.
Il presidente Christine Lagarde ha detto ad un evento che è probabile che la frammentazione del commercio - come anche la spesa straordinaria per la difesa - porti a variazioni dei prezzi più ampie e dirompenti e, in linea di principio, ad un aumento dell'inflazione.
Analisi Tecnica
La risalita degli ultimi giorni va letta come un assestamento del rally registrato nell'ultima parte del 2024. Soglia discriminante in area 1,08/1,09. Oltre quel livello il cambio la risalita potrebbe estendere fino al successivo livello discriminante in 1,12.
Operatività
Consideriamo l'attuale debolezza del dollaro un'occasione di acquisto in ottica di diversificazione di portafoglio. Cambio di scenario ed eventuale stop delle posizioni rialzista in caso di risalita oltre 1,13.
Il mercato mette a disposizione una serie di strumenti più o meno dinamici per investire in ottica di trading stretto long/short o in ottica di lungo periodo.
Per puntare su una rapida rivalutazione del Dollaro USA (contro Euro) senza prendere rischi sull'oscillazione dei prezzi delle obbligazioni c'è il seguente ETC. Leggi il documento KID:
Wisdomtree 3x Long USD Short EUR
Isin: JE00B3QQ4551 (EUS3.MI)
Per puntare su una rapida svalutazione del Dollaro USA (contro Euro) senza prendere rischi sull'oscillazione dei prezzi delle obbligazioni c'è il seguente ETC. Leggi il documento KID:
Wisdomtree 3x Short USD Long EUR
Isin: JE00B3T3K772 (USE3.MI)
Per investire senza leva sulla rivalutazione del Dollaro è disponibile il seguente:
db x-trackers II Fed Funds Effective Rate UCITS (EUR)
Isin LU0321465469 (XFFE.MI)
Da inizio 2025: -4,20%
L’Obiettivo di Investimento del Comparto è quello di replicare il rendimento del FED FUNDS EFFECTIVE RATE TOTAL RETURN INDEX®. Il Comparto non distribuisce dividendi. L’Indice, pubblicato da Deutsche Bank, rappresenta i mercati monetari e di capitali dell’area Dollaro USA. L’Indice è calcolato sulla base del rendimento complessivo (total return) con ciò indicando che rappresenta un deposito sostituito giornalmente (daily rolled deposit) al quale viene applicato il federal funds effective rate (tasso di riferimento effettivo statunitense). Non distribuisce dividendo. Leggi il documento KID.

