Troppe variabili di segno opposto tengono sotto scacco l'oro nero
Il greggio ha perso circa il -14% da inizio 2025

Il petrolio si avvia a chiudere con il secondo rialzo settimanale consecutivo, +1,4% il bilancio provvisorio.
Il prezzo, oggi poco mosso, si è indebolito nelle due sessioni precedenti a causa delle voci ricorrenti di un accordo tra Stati Uniti e Iran sul nucleare e dei dati oltre le attese sulle scorte statunitensi, salite ai massimi da marzo.
Sullo sfondo si colloca la notizia di qualche settimana fa che l’Opec+ ha annunciato una riduzione volontaria della produzione.
Inoltre, secondo l’AIE (l’Agenzia Internazionale dell’Energia), nel 2025, le pressioni sull’economia e le vendite di veicoli elettrici ridurranno la crescita della domanda globale di petrolio a 650.000 barili al giorno per il resto dell’anno.
Accordo sul nucleare
In base alle ultime indiscrezioni, Teheran si impegnerebbe a non costruire armi nucleari in cambio della revoca delle sanzioni.
Il Presidente Usa Donald Trump ha dichiarato che la conclusione dell’accordo è vicina. Tuttavia, secondo fonti Reuters, ci sarebbero ancora delle questioni chiave da risolvere.
Per gli analisti di ING, l’intesa fra i due Stati apporterebbe sul mercato del greggio un incremento di offerta pari a 400.000 barili al giorno.
Dazi
Qualora andasse in porto, un accordo fra Stati Uniti e Cina sui dazi, potrebbe stimolare la richiesta di petrolio a livello globale.
Non mancano però le voci scettiche. Harry Tchiliguirian di Onyx Capital Group, citato da Reuters, afferma che l’ottimismo generato dall’accordo sta svanendo.
Fed
Un'ultima variabile in grado di orientare i prezzi del greggio è rappresentata dalle decisioni della Fed. Tassi più bassi dovrebbero stimolare maggiori consumi e mercoledì il presidente Jerome Powell ha dichiarato che i tempi per un taglio al costo del denaro si allungano a causa dei dazi, in grado di innescare pressioni inflazionistiche.
Analisi Tecnica Brent
Per circa tre anni ha prevalso una tendenza di fondo laterale, con un ritmo cedente (massimi decrescenti in successione). Perso il fortissimo supporto statico intorno a 70/68 usd, area dei minimi degli ultimi cinque anni, si è concretizzata una accelerazione delle vendite che sembra essersi esaurita in area 60 usd, dopo uno spike fino a 58 usd. Questo livello ha avviato una reazione da ipervenduto, più che fisiologica dopo un crollo di 17 usd al barile in poco più di una settimana. Per invertire la tendenza ribassista occorre tornare almeno al di sopra degli 80 usd.
Operatività
L'approdo verso 60 usd favorisce gli acquisti sulla debolezza. Tuttavia, è consigliabile tenere alta l'allerta perchè una chiusura di settimana sotto 57 usd potrebbe spingere la quotazione fino a 50 usd.
ETP Wisdomtree WTI Crude Oil 3x Leverage Daily
Isin IE00BMTM6B32 (3OIL)
L'ETC è completamente collateralizzato. Fornisce un rendimento totale composto da tre volte la performance giornaliera dell'indice NASDAQ Commodity 2nd Front Crude Oil Index ER, più gli interessi attivi maturati sull'importo collateralizzato. Ad esempio, se l'indice aumenta dell'1% in un giorno, l'ETC aumenterà del 3%, al netto delle commissioni. Tuttavia, se l'indice diminuisce dell'1% in un giorno, l'ETC a quel punto diminuirà del 3%, al netto delle commissioni. Leggi il documento KID.
Da inizio 2025 -15,0%
Lo strumento consente l'investimento Total Return sul petrolio greggio Brent con la replica dell'indice Dow Jones- UBS Brent Crude SubindexSM in aggiunta al rendimento del collaterale. Leggi il documento KID.
Wisdomtree Wti Crude Oil (EUR)
Isin GB00B15KXV33 (CRUD)
Da inizio 2025 -16%
Lo strumento riproduce la performance del DJ-UBS WTI Crude Oil Sub-IndexSM e paga il rendimento sull' interesse capitalizzato del sottostante su base giornaliera. L' indice è del tipo "Excess return" ("Rendimento addizionale"), il componente dell' interesse viene aggiunto per rendere l' investimento "Total return" ("Rendimento totale"). Leggi il documento KID.

