Consumi deboli in Cina, borse in calo
Pechino vuole dare una scossa alla spesa delle famiglie

L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen è in ribasso dello 0,5%. Hang Seng di Hong Kong -1,2%.
Consumi deboli in Cina
Il mese scorso le vendite al dettaglio in Cina sono cresciute al ritmo più lento degli ultimi tre anni, secondo i dati ufficiali pubblicati lunedì, a sottolineare la dura battaglia che i leader devono affrontare per rilanciare i consumi nella seconda economia mondiale. Le vendite sono aumentate dell'1,3% su base annua a novembre, secondo l'Ufficio Nazionale di Statistica, il ritmo più debole da dicembre 2022, quando sono terminate le severe misure anti-Covid. Il dato è anche ben al di sotto delle previsioni di Bloomberg del 2,9%.
Gli investimenti in beni immobili (FAI) sono diminuiti del 2,6% nei primi 11 mesi dell’anno, ampliando il calo dell'1,7% registrato nel periodo gennaio-ottobre.
La produzione industriale è aumentata del 4,8% a novembre, rallentando rispetto all'espansione del 4,9% di ottobre e rimanendo al di sotto della stima del 4,98% di Wind.
Pechino vuole una scossa alla spesa delle famiglie
Salgono in borsa le società dei consumi dopo che il governo ha dichiarato di voler aumentare il sostegno finanziario al settore. Ieri le autorità cinesi hanno reso pubblica una circolare che sollecita un maggiore coordinamento tra il settore commerciale e quello finanziario per intensificare il sostegno ai consumi, motore fondamentale della crescita economica del Paese.
Il documento, pubblicato congiuntamente dal Ministero del Commercio, dalla Banca Popolare Cinese e dall'Amministrazione Nazionale di Regolamentazione Finanziaria, delinea le misure volte a guidare gli istituti finanziari nel concentrare il loro sostegno sui settori chiave dei consumi e a facilitare l'espansione della domanda interna.
La circolare invita a istituire solidi meccanismi di coordinamento tra le autorità commerciali e finanziarie locali. Incoraggia i governi locali a utilizzare vari strumenti politici, come garanzie finanziarie e sussidi sugli interessi dei prestiti, per indirizzare i fondi di credito verso settori di consumo critici. In particolare, il documento sottolinea l'uso del renminbi digitale per migliorare l’ efficienza delle politiche di promozione dei consumi.
Analisi tecnica indice CSI 300
L'indice sta confermando il trend rialzista avviato dai minimi di aprile, quando è scoppiata la guerra commerciale. La violazione della soglia discriminante verso 4.500 punti dovrebbe favorire una estensione fin verso i top del 2021 in area 5.900 per un upside potenziale intorno al +30%.
Operatività
Restiamo ottimisti nel lungo termine. Scattati gli incrementi di posizione al superamento di area 4mila e 4.500 punti. Target di trading verso 4.750 punti e target finale verso 5.800 punti. Si suggerisce di sfruttare discese fin verso area 4mila punti per comprare sulla debolezza.
Tra gli ETF quotati alla Borsa di Milano che investono sulle borse della Cina, segnaliamo i seguenti, ciascuno dei quali contraddistinto da caratteristiche specifiche. Ciò consente acquisti complementari: il primo offre maggiore esposizione ai titoli dell'alta tecnologia; il secondo replica l'indice CSI 300; il terzo direziona le risorse verso le società tech quotate a Taiwan.
ETF Franklin Ftse China Ucits Etf - Usd (Acc)
Isin: IE00BHZRR147 (FLXC)
Nel 2025: +17,30%
L'ETF investe in azioni a grande e media capitalizzazione in Cina e replica il rendimento dell'indice FTSE China 30/18 Capped. L'indice ha un'ampia copertura delle classi di azioni cinesi, tra cui le azioni A, B, H, N; le azioni Red, P, S Chips. I componenti di tipologia A sono disponibili per gli investitori internazionali attraverso il Northbound China Stock Connect Scheme. Il peso dei singoli componenti viene ponderato tenendo conto del flottante e delle restrizioni applicate agli investitori stranieri. E' rivisto semestralmente. Replica fisica. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Non distribuisce dividendi. Costi di gestione 0,19% annuo. Leggi il documento KID.
Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice FTSE China 30/18 Capped rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa cinese. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. I primi cinque titoli presenti in ordine di peso sono:
ETF X-TRACKERS CSI300 UCITS
Isin LU0779800910 (XCHA)
Nel 2025: +11,50%
L'ETF replica l'andamento dell'indice CSI 300, indice che riflette l'andamento delle azioni di 300 società quotate sulla Borsa Valori di Shangai e sulla Borsa Valori di Shenzhen (Azioni Cina A). Non distribuisce un dividendo. Spesa corrente annua 0,50%. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il Documento KID.
Per investire con la massima diversificazione sulla Borsa di Taiwan, Piazza Affari mette a disposizione il seguente strumento specializzato:
ETF Franklin Ftse Taiwan - Usd (Acc)
Isin: IE000CM02H85 (FLXT)
Nel 2025: +19,50%
Obiettivo dell'ETF è replicare con acquisti fisici (azioni e non derivati) l'andamento delle principali blue chip della borsa di Taiwan tramite l'indice FTSE Taiwan 30/18 Capped Net Return. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Commissioni totali annue (Ter) 0,19%. Leggi il documento KID. L'indice FTSE Taiwan 30/18 Capped, a sua volta, replica l'andamento dei titoli azionari a grande e media capitalizzazione della borsa di Taiwan. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%.