BORSA del BRASILE - Sui massimi da novembre: l'economia cresce, l'inflazione rallenta

Fatto

L'indice Ibovespa della Borsa di SanPaolo ha chiuso in controtendenza rispetto alle alle principali borse mondiali, portandosi sui massimi da fine novembre.

Dal primo gennaio la performance in euro si amplia a +13,0%, allineata al club dei migliori.

L'inflazione annuale del Brasile è rallentata molto di più del previsto a maggio, toccando il livello più basso in due anni e mezzo anni e probabilmente aggiungendo pressione sulla banca centrale per allentare la politica monetaria nei prossimi mesi.

I dati ufficiali rilasciati mercoledì hanno mostrato che i prezzi al consumo
sono aumentati del +3,94% rispetto all'anno precedente, meno di tutte le previsioni raccolte in un sondaggio di Bloomberg, che avevano una stima mediana del 4,04%. L'inflazione mensile si è attestata allo 0,23%.

I tassi swap sul contratto con scadenza gennaio 2024, che indica il sentiment degli investitori nei confronti della politica monetaria alla fine
di quest'anno, sono scesi di sei punti base nel trading mattutino.

La prospettiva di tassi meno attraenti ha indebolito il Real per la prima volta dopo quattro rialzi consecutivi.

L'economia brasiliana ha iniziato l'anno con risultati sorprendenti. Il presidente Luiz Inacio Lula da Silva chiede però ai politici di iniziare a tagliare i costi sui prestiti per aiutare i suoi sforzi nello stimolare la crescita e migliorare il tenore di vita dei lavoratori.

La proiezione di crescita del Pil brasiliano nel 2023 è aumentata dall'1% all'1,7%, secondo un report pubblicato dall'Ocse.

In ogni caso, la crescita attesa per il 2023 indica un rallentamento rispetto al 2022, quando il Pil ha segnato un +2,90%.

Per quanto riguarda il Pil del 2024, l'Ocse prevede per il Brasile un miglioramento più lieve, dall'1,1% all'1,2%. 

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