BORSA del BRASILE - Sui massimi da ottobre 2022, per Bloomberg Intelligence le azioni sono ancora sottovalutate

Fatto

L'indice Ibovespa della Borsa di SanPaolo ha chiuso la settimana con un balzo in avanti del +2%, che si amplia al +4% se espresso in Euro.

E' su livelli che non vedeva da ottobre 2022 e in crescita del +17% dal primo gennaio ad oggi.

Secondo gli esperti di Bloomberg Intelligence, le azioni brasiliane sono a buon mercato e potrebbero fare un ulteriore salto in avanti se, come atteso, la banca centrale inizierà a tagliare i tassi di interesse, mentre l'inflazione rallenta dal picco più alto in 17 anni. I dati sull'inflazione pubblicati martedì mostreranno probabilmente che il ritmo è rallentato per il 14° mese consecutivo.

Ciò che ha frenato il Brasile sono stati la politica monetaria restrittiva e il rischio politico, ma entrambi stanno perdendo importanza.

Per quanto riguarda il primo punto, gli analisti si aspettano che la banca centrale inizi ad abbassare il tasso Selic di riferimento, oggi al 13,75%, il mese prossimo. Nel corso del mese gli economisti hanno abbassato la previsione media sul tasso Selic di fine anno 2023 al 12% e si aspettano il 9,5% alla fine del prossimo anno.

Per quanto riguarda il secondo punto, il Presidente Luiz Inacio Lula da Silva ha espresso dure critiche all'operato della banca centrale, sollevando parecchie perplessità tra gli investitori, che ora però si sentono molto meno preoccupati di quanto non lo fossero all'inizio dell'anno alla luce dell'evoluzione dell'inflazione.

Sui fondamentali, l'indice Ibovespa viene scambiato con un rapporto P/E (prezzo/utili) di 7,3x sulle stime correnti del 2023 e di 8,5x i guadagni stimati mediamente per il prossimo anno.

Il rendimento da dividendi dell'indice è in media del 6% espresso in Real, su una base di 12 mesi.

Il rapporto P/E a 12 mesi è anche al di sotto della sua media a lungo termine dal 2021 ed è anche inferiore a quella del più ampio indice MSCI Emerging Markets, all'interno del quale il Brasile ha un peso del 5%. Il Brasile è dietro solo a Cina, Taiwan, India e Corea del Sud.

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