Le Borse europee sono state le migliori del mondo nei primi due mesi
Tra gli indici migliori figurano l'IBEX di Madrid con un +15% e il FTSEMIB di Piazza Affari con un +13,5%

Fatto
Inizio anno molto positivo per le borse europee e naturalmente per quella italiana, in contrasto con le prese di profitto che stanno colpendo Wall Street, specialmente le magnifiche Sette, che hanno portato ad una inusuale divergenza delle performance a favore dell’Europa.
Tra gli indici migliori al mondo figurano infatti tutti quelli dei listini europei, con guadagni che vanno dal +10% di Parigi al +15% di Madrid. Quasi a metà strada si colloca il FTSEMIB di Piazza Affari con un +13,5%. Se dovessimo dare retta alle minacce di Trump, dovremmo vedere le borse europee su ben altri livelli.
Al contrario, dal punto di vista geopolitico il 2025 è partito in maniera turbolenta, con l’avvento di Trump che sta accelerando un processo di grande reset in atto a livello globale in termini di posizionamento dei principali protagonisti politici ed economici. Uno scenario che fa emergere nuove sfide per l’Italia e la UE.
In termini micro, i risultati del 2024 hanno evidenziato ancora trend simili a quanto visto negli ultimi trimestri con il settore finanziario che ha riportato utili mediamente migliori delle attese, mentre diverse delusioni sono emerse nel comparto industriale, auto e consumers.
In generale indicazioni positive sono emerse sul fronte dividendi e buyback, rendendo il mercato europeo attraente da punto di vista del rendimento in un contesto di calo più moderato delle attese dei tassi di interesse.
Questo insieme ha portato ad un ulteriore re-rating del mercato azionario europeo/italiano, con l'Eurostoxx 600 che tratta a circa 15x gli utili attesi per il 2025 e il FTSEMIB che tratta a circa 10x.
L’evoluzione della situazione macro con l’arrivo di Trump alla presidenza americana mette l’UE nuovamente davanti a scelte esistenziali rilevanti in cui si testerà la capacità del blocco europeo di dare risposte all’altezza delle sfide sia su temi politici che economici e finanziari.
Nei prossimi mesi vediamo quattro importanti temi sul piatto in grado di orientare gli investitori:
1) la risposta in termini di supporto politico ed economico-militare ad un eventuale disimpegno degli USA dal conflitto in Ucraina;
2) l’esito dei possibili negoziati con gli USA sul commercio e la risposta in caso vengano implementati dazi indicati nel 25% per vari settori industriali, auto in primis;
3) la capacità di pianificare uno sforzo congiunto per finanziare ed eseguire un piano di investimenti militari in grado di rendere l’Europa maggiormente indipendente rispetto alla NATO;
4) La revisione dell’eccessiva regolamentazione e burocrazia della UE con l’annunciato piano di revisione che dovrebbe portare a tangibili riduzioni dei costi e delle limitazioni nel prossimi anni, ma che rappresentano un elemento di penalizzazione concreto per i settori industriali e finanziari rispetto ai concorrenti USA e cinesi.
Effetto
Analisi tecnica. Il trend dell'indice Stoxx Europe 600 si conferma saldamente rialzista a partire dai minimi pandemici del 2020. Sostegno discriminant…
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