Zest punta a crescere con innovazione e intelligenza artificiale
Zest presenta un piano industriale per il 2029, puntando su AI, crescita internazionale e un EBITDA positivo. Obiettivo: superare 80 milioni di euro nel portafoglio e crescere del 58%
Zest, acceleratore italiano di startup innovative, ha presentato un piano industriale ambizioso per il 2029, con obiettivi di crescita e investimenti strategici. L’azienda mira a superare gli 80 milioni di euro nel valore del suo portafoglio e a generare oltre 20 milioni di euro in exit.
I punti cardine della strategia di Zest
Il piano industriale di Zest si basa su tre asset principali: portafoglio, consulenza e visione internazionale. Marco Gay, presidente esecutivo dell'acceleratore, ha spiegato che il piano valorizza le sinergie della fusione di Digital Magics e Lventure, avvenuta nel 2024, da cui è nata la società.
La strategia è centrata su un’unicità di mercato, puntando su tecnologie applicate a settori ad alto potenziale, in particolare nei settori dell'hi-tech e dell’open innovation.
Focus su intelligenza artificiale e innovazione
Zest punta fortemente sulle startup attive nel settore IA, che rappresenta circa il 25% delle sue partecipazioni. La società ha stabilito importanti partnership internazionali, tra cui a Fondazione Nazionale per l'Intelligenza Artificiale, per accelerare la crescita delle sue startup.
Espansione internazionale e crescita dei ricavi
Zest guarda anche a mercati internazionali. Già oggi il 30% delle candidature ai suoi programmi di accelerazione provengono dall'estero. L'azienda prevede una crescita dei ricavi del 58% entro il 2029, puntando sulla consulenza industriale alle imprese in portafoglio.
Obiettivo EBITDA positivo
Zest mira a un EBITDA positivo di 700.000 euro nel 2029, frutto di una riorganizzazione post-fusione e un'efficace industrializzazione dei suoi processi.