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Il vento sta cambiando? Tempo di low barrier 30%

Da BNP tre certificate ad altissima protezione con barriera al 30% e rendimenti fino al 10,3%. Tre temi d’investimento: banche europee, blue chip italiane e intelligenza artificiale.

capitale protetto

La seduta del 10 ottobre ci ha ricordato che, nonostante la calma apparente e la corsa registrata sull’equity negli ultimi mesi, ci può voler veramente poco per invertire la direzione. Le tensioni geopolitiche persistono e si irretisce lo scontro tra le due superpotenze globali, USA e Cina. Cade dunque a pennello la triplice nuova emissione di Cash Collect Low Barrier di BNP Paribas che riesce a coniugare veramente bene la necessità di alta protezione con dei rendimenti di tutto rispetto. Due parole, protezione e rendimento, che spesso fanno fatica ad andare a braccetto. I tre prodotti infatti vantano barriere al 30%, il ché significa che il certificato è in grado di rimborsare il 100% del nominale fino a crolli del 70% dei sottostanti, con dei basket assolutamente sensati e de rendimenti che arrivano fino al 10,32%.

I tre prodotti sono gemelli, mentre cambiano ovviamente i temi d’investimento e i rendimenti promessi. Un basket è dedicato alle eccellenze italiane, uno al comparto bancario europeo e uno ai tecnologici americani, con focus sull’Intelligenza artificiale. Vediamoli allora nel dettaglio:

  • ISIN XS3146642056: certificato su basket composto da Banca MPS, Leonardo, Ferrari e Stellantis. Il certificato paga premi mensili con memoria dello 0,75%, pari ad un rendimento annuo del 9%, condizionato ad una barriera al 30%, valida anche a scadenza per il rimborso del capitale. Autocall possibile da luglio 2026 con trigger 100%, per puntare a pagare almeno 9 mesi di cedole. Scadenza ottobre 2029.
  • ISIN XS3144295089: certificato su basket di azioni bancarie, composto da Banca MPS, Barclays, Commerzbank e UniCredit. Il certificato paga premi mensili con memoria dello 0,71%, pari ad un rendimento annuo del 8,52%, condizionato ad una barriera al 30%, valida anche a scadenza per il rimborso del capitale. Autocall possibile da luglio 2026 con trigger 100%. Scadenza ottobre 2029.
  • ISIN XS3144295675: certificato su basket di azioni tecnologiche americane, composto da NVIDIA, Broadcom, Palantir e AMD. Il certificato paga premi mensili con memoria dello 0,86%, pari ad un rendimento annuo del 10,32%, condizionato ad una barriera al 30%, valida anche a scadenza per il rimborso del capitale. Autocall possibile da luglio 2026 con trigger 100%. Scadenza ottobre 2029.

Sono dunque tre prodotti con un ottimo profilo di rischio rendimento che permettono di navigare con un adeguato livello di protezione e rendimento anche su un bull market maturo come quello che stiamo vivendo. Dopo tre anni di mercato toro, infatti, il rischio di un bear market diventa sempre più alto. Ecco perché, soluzioni come quelle proposte da BNP Paribas permettono di navigare con maggiore sicurezza, andando a togliere direzionalità dal mercato, senza rinunciare al rendimento. In questo modo, entro i limiti delle barriere 30%, si riesce a ridurre l’impatto di eventuale volatilità sul portafoglio.

Vediamo i tre prodotti nel dettaglio

Low barrier su campioni italiani: premio annuo del 9% e livelli barriera molto profondi

Per chi vuole puntare su blue chip italiane con forte protezione del capitale, il certificato ISIN XS3146642056 di BNP Paribas fa al caso suo. I sottostanti sono Banca MPS, Leonardo, Ferrari e Stellantis. Gli strike sono stati fatti sui livelli di ieri 15 ottobre in chiusura. Per Banca MPS questo significa 7,099 euro di strike, mentre la barriera al 30% riporta MPS a circa 2,13 euro. Se guardate il grafico fa impressione vedere che la barriera è praticamente sui minimi storici del 2022 e, per raggiungere quel livello il titolo dovrebbe azzerare la super performance fatta negli ultimi anni. Ora, MPS rimane la banca più a sconto tra le italiane e versa ora in condizioni fondamentali ottimali. L’operazione con Mediobanca aggiunge valore poiché accresce la rete di MPS e le permette di crescere nella parte commissionale con Compass. Anche la barriera di Leonardo è veramente profonda e di fatto il titolo dovrebbe perdere tutti i guadagni realizzati dal 2023. Visto lo scenario macro e le tensioni geopolitiche, appare una probabilità molto lontana. Ferrari è sotto pressione dopo aver dato stime molto sotto le attese. Rimane pur sempre Ferrari, un titolo che ci ha abituato a vedere sempre nuovi massimi. La barriera a 100 euro, riporta i prezzi al 2019. Per Stellantis la barriera si colloca a 2,59 euro, sarebbero i minimi storici per il titolo che, lo ricordiamo, ha già perso il 70% dai massimi. Tra l’altro, la società, come abbiamo già scritto in altri articoli, ha mostrato la volontà di rialzare la testa, riportando il business in USA sulla giusta via con diversi interventi su motorizzazioni e rilancio di veicoli molto apprezzati dagli americani. Nel complesso, dunque, il basket combinato con le barriere al 30% appare ben ragionato. MPS e Leonardo sono in una situazione di forza in questo momento e dunque barriere al 70% dovrebbero essere in grado di attutire qualsiasi volatilità. Ferrari rimane un’eccellenza che ha subito già una vistosa correzione (probabilmente ancora non arrivata a termine. Si monitorino i 300 euro come buon livello di supporto), ma una barriera al 70% sembra anche troppo profonda. Il titolo più debole è Stellantis che però ha già dato tanto in termini di sottoperformance sul settore e il MIB ed ora sta gradualmente rimettendo a posto i pezzi. Una barriera al 70% appare dunque ben ponderata.

 

Il certificato paga premi mensili con memoria dello 0,75%, pari ad un rendimento annuo del 9%, condizionato ad una barriera al 30%, valida anche a scadenza per il rimborso del capitale. La memoria, lo ricordiamo, è quel processo che permette di recuperare cedole eventualmente perse se i sottostanti saranno al di sopra dei livelli barriera. Questo processo è valido fino a scadenza inclusa.

Il certificato prevede poi la possibilità di autocall da luglio 2026 con trigger 100%, per puntare a pagare almeno 9 mesi di cedole. Il rimborso anticipato avviene se tutti e quattro i titoli saranno sopra strike nelle date di osservazione per l’autocall. In caso di richiamo, paga il 100% del nominale (100 euro), più l’ultima cedola ed eventuali cedole non pagate.

A scadenza (ottobre 2029) sono possibili due scenari:

  • Se tutti i titoli sono sopra barriera il prodotto paga 100% del nominale (100 euro a certificato) più l’ultimo premio e i premi eventualmente non pagati.
  • Altrimenti, se anche solo un titolo sarà sotto barriera, dunque avrà perso più del 70% dallo strike, il certificato pagherà la performance del peggiore. Dunque, se un titolo avrà perso l’80%, il certificato rimborserà 20 euro.

Puntare sulle banche con ampi margini di sicurezza

Il certificato ISIN XS3146642056 è, come abbiamo detto, gemello di quello precedente. Dunque, i meccanismi e le date principali sono esattamente le stesse. Il prodotto investe sul comparto bancario europeo ed in particolare su un basket worst of composto da Banca MPS, Barclays, CommerzBank e UniCredit. Sul settore abbiamo scritto innumerevoli volte. Lo scenario macro rimane positivo perché i tassi sono ormai stati tagliati quello che dovevano essere tagliati in Europa. Potrebbe esserci qualche lieve sforbiciata ancora, ma ormai il grosso è fatto. Dunque, il margine d’interesse non dovrebbe subire ulteriori pressioni marcate. Dall’altra parte le banche si sono attrezzate per tempo sia con strategie di copertura che diversificando molto sul business delle commissioni. Il rischio più grande potrebbe venire sempre da una recessione profonda, di cui per ora però non se ne vede la possibilità. In ogni caso, le banche ora patrimonialmente sono tuta un’altra storia rispetto al 2008. Hanno fatto passi da gigante guidati da una stretta regolamentazione. Dunque, barriere al 70% appaiono ben ponderate per chi ha una forte avversione al rischio.

 

Il certificato paga premi mensili con memoria dello 0,71%, pari ad un rendimento annuo del 8,52%, condizionato ad una barriera al 30%, valida anche a scadenza per il rimborso del capitale. Autocall possibile da luglio 2026 con trigger 100%.

Intelligenza artificiale ad alta protezione

Per chi vuole invece diversificare andando su titoli americani, il tema dell’intelligenza artificiale rimane un evergreen. Sono società che stanno facendo grandi profitti e di cui i titoli hanno beneficiato tantissimo. Ecco allora che una barriera molto profonda può essere estremamente funzionale per continuare ad estrarre valore riducendo i rischi legati ad eventuali storni. Anche perché i titoli del settore sono molto volatili.

Ci riferiamo al certificato ISIN XS3144295675 su basket di azioni tecnologiche americane, composto da NVIDIA, Broadcom, Palantir e AMD. Il certificato paga premi mensili con memoria dello 0,86%, pari ad un rendimento annuo del 10,32%, condizionato ad una barriera al 30%, valida anche a scadenza per il rimborso del capitale. Autocall possibile da luglio 2026 con trigger 100%.

A seguire il calendario premi e autocall dei tre prodotti.

Disclaimer:

Il Certificato XS3146642056, XS3144295089 e XS3144295675 sono soggetti ad un livello di rischio pari a 5 su una scala da 1 a 7. L’investimento in questa tipologia di Certificate espone il risparmiatore al rischio default dell’emittente. Tutti i rendimenti espressi sono al lordo delle imposte.

La presente comunicazione non integra in alcun modo consulenza nemmeno generica o ricerca in materia di investimenti, non è stata preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e non è soggetta ad alcun divieto che proibisca le negoziazioni prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti.

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