CROWDFUNDME - Trusters ottiene l'autorizzazione europea per il crowdlending
Trusters, piattaforma di crowdlending immobiliare controllata da CrowdFundMe, ha ottenuto la nuova autorizzazione europea per gli operatori del settore.
La società, che ad oggi ha già restituito agli investitori oltre 33.000.000 di euro con un rendimento medio annualizzato dell’8,46%, opererà in conformità al Regolamento Europeo, che incentiva l’erogazione transfrontaliera dei servizi di crowdinvesting, prima scoraggiata da leggi estremamente frammentate. Potrà quindi raccogliere fondi per operazioni immobiliari rivolgendosi anche a investitori di altri Paesi dell’Unione europea.
Secondo Mordor Intelligence, il mercato europeo del crowdlending e crowdinvesting vale oggi $ 13,21 miliardi ed è atteso crescere a $ 14,41 miliardi nel giro di cinque anni.
Trusters ha già avviato tre nuove opportunità d’investimento, dal valore di raccolta complessivo di 750.000 euro, relative ad operazioni immobiliari su Milano (rendimento minimo annuo stimato all’11%), Roma (rendimento minimo a 15 mesi stimato al 13,75%) e Torino (rendimento minimo annuo stimato all’11%).
Tommaso Baldissera Pacchetti, Ceo di CrowdFundMe, dichiara: “Adesso siamo pronti per proporre agli investitori nuove opportunità, accuratamente selezionate dal team onboarding. Le prossime tre operazioni immobiliari, che partiranno nel corso della settimana, prevedono un potenziale rendimento minimo annuo dell’11% e sono strategiche per essere affiancate agli investimenti in equity crowdfunding di CrowdFundMe, all’interno di un portafoglio diversificato”.
“L’autorizzazione è un risultato fondamentale che ci consente di accelerare il nostro percorso di sviluppo – dichiara Andrea Maffi, Ceo di Trusters – Adesso possiamo operare all’interno di un quadro regolatorio chiaro e uniforme a livello europeo, con potenziali opportunità di business anche oltre i confini nazionali. Riteniamo inoltre di primaria importanza i nuovi benefici per i nostri investitori e le società di sviluppo immobiliare, grazie a normative che prevedono maggiori tutele”.