WALLSTREET - Guadagnare, rispettando al massimo l'ambiente
Segnaliamo l'ETF AXA MSCI USA Equity PAB (Paris Aligned Benchmark) UCITS, che presenta il TER (total expense ratio o indice di spesa complessiva) più basso: 0,12% all'anno

Fatto
A Wall Street, ha fatto notizia la frenata di Nvidia , che ha chiuso la settimana con un calo del -4%. Il titolo arrivava da ben otto settimane positive di seguito, che avevano portato la quotazione da 76 a 140 usd (+86%).
La caduta di Nvidia non ha però impedito all'S&P500 di procedere con l'ottava settimana positiva delle ultime nove (+0,7%) grazie allo spunto di titoli come Adobe (+16%), Gilead Sciences (+11%), Accenture (+10%), Autodesk (+9%), Cisco (+4%), American Express (+3,7%), Nike (+3,6%). Come si nota, non sono solo i protagonisti dell'intelligenza artificiale ad attirare l'attenzione degli investitori.
Incertezze sui tassi d’interesse, inflazione persistente, e crisi geopolitiche (elezioni francesi, Ucraina, Medio Oriente, tensioni UE-Cina sull'auto elettrica) hanno portato ad un aumento della volatilità sui mercati.
Ed è soprattutto in una fase come questa che il focus dell'investitore deve restare concentrato sulla qualità e sugli obiettivi di crescita a lungo termine.
In proposito gli indici di riferimento UE allineati con l'Accordo di Parigi (PAB o Paris-aligned benchmark) sono un punto di riferimento fondamentale per mantenere la barra a dritta.
Ed è uno dei motivi per cui tali indici attirano l'attenzione di un numero crescente di investitori in cerca di strategie per l'azionario che siano in grado di accompagnare efficacemente la transizione verso un'economia a emissioni zero.
Questi indici sono strutturati per riuscire a contenere il riscaldamento del pianeta entro 1,5°C al di sopra dei livelli preindustriali entro il 2050. Questo obiettivo viene enunciato chiaramente, diversamente da quanto avviene in altri approcci ESG che, pur proponendosi di ridurre le emissioni di anidride carbonica, non sempre fissano un obiettivo così specifico.
Per essere efficace, l'applicazione dell'accordo di Parigi deve guardare al futuro e selezionare società che si siano dotate di piani chiari e realizzabili per migliorare il proprio profilo ESG e mitigare efficacemente i cambiamenti climatici.
Con i benchmark allineati all'accordo di Parigi, i gestori non solo possono selezionare imprese in grado di fare la differenza, ma anche stimolare queste e altre società a muoversi in quella direzione attraverso la selezione e l'engagement.
Questo approccio ha il duplice vantaggio di definire un benchmark proiettato verso il futuro e supportato da dati scientifici.
Le imprese fortemente inquinanti non vengono escluse automaticamente dal benchmark purché si impegnino formalmente a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Nel caso non riuscissero ad attenersi al piano o a ridurre le emissioni almeno del 7% in qualsiasi anno, sarebbero sostituite all'interno del benchmark.
Effetto
Alcuni strumenti quotati alla Borsa di Milano consentono di investire sulla borsa di Wall Street, giocandosi il lungo e irreversibile progetto strateg…
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