CLIMATE CHANGE - Cop28: accordo sulla “transizione” verso l’uscita dai combustibili fossili

L'accordo tiene vivo quello di Parigi del 2015, con l’impegno a contenere l’aumento delle temperature il più vicino possibile a 1.5 gradi rispetto ai livelli preindustriali e ben sotto i 2 gradi

ESG nl

Fatto

Alla fine dell'evento non c’è stato il riferimento al “phase-out” chiesto da molti Paesi (tra cui quelli della Unione Europea), ma l’accordo sul clima uscito dalla Cop28 per la prima volta cita espressamente i “combustibili fossili” con i Paesi che dovranno lavorare per la “transizione verso l’uscita dei combustibili fossili dai sistemi energetici in modo giusto, ordinato ed equo, accelerando l’azione in questo decennio critico in modo da raggiungere il net-zero "entro il 2050”.

L’accordo prevede poi l’impegno a “triplicare la capacità di energia rinnovabile a livello mondiale e raddoppiare il tasso medio annuo globale di miglioramento dell’efficienza energetica entro il 2030”, nonché ad “accelerare gli sforzi” verso “il phase-down della produzione elettrica da carbone senza abbattimento delle emissioni”.

Viene comunque riconosciuto che “i combustibili di transizione possono svolgere un ruolo nel facilitare la transizione, garantendo al tempo stesso la sicurezza energetica”.

L’accordo impegna poi ad “accelerare le tecnologie a zero e a basse emissioni, comprese tra l’altro le energie rinnovabili, il nucleare, le tecnologie di abbattimento e rimozione come la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio del carbonio, in particolare nei settori hard to abate, e la produzione di idrogeno low-carbon”. Infine, l’accordo impegna i Paesi ad “accelerare la riduzione delle emissioni derivanti dal trasporto stradale”, anche attraverso “lo sviluppo delle infrastrutture e la rapida diffusione di veicoli a zero e a basse emissioni”.

Commento

Secondo molti osservatori, l’accordo non rappresenta la soluzione perfetta (il ministro dell’Energia, Abdulaziz bin Salman, ha affermato che «la questione dell’abbandono immediato e graduale dei combustibili fossili è stata seppellita», lasciando i Paesi «liberi di fare le proprie scelte») ma evita il fallimento del sistema multilaterale delle Cop e tiene vivo l’accordo di Parigi del 2015, con l’impegno a contenere l’aumento delle temperature globali il più vicino possibile a 1.5 gradi rispetto ai livelli preindustriali e ben sotto i 2 gradi.

Effetto

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