TREASURY BOND - Dopo la FED, rendimento decennale ai minimi da 2 settimane

Fatto

I segnali di raffreddamento del mercato del lavoro emersi ieri e la decisione della FED hanno favorito il ritorno massiccio degli acquisti sui Treasury.

Il decennale USA ha guadagnato lo 0,65%, con il rendimento sceso a 4,73%, livello più basso da due settimane. 

Il rendimento del biennale (4,96%) è sceso sotto la soglia chiave del 5%, sui minimi da inizio settembre.

Nel frattempo, il Tesoro ha comunicato il calendario delle aste di bond: la prossima settimana saranno collocati titoli a 3-10-30 anni, per 114 miliardi di dollari, leggermente sotto le previsioni degli operatori di mercato. Ciò rende meno teso il mercato primario, che aveva visto un ingolfamento di emissioni nelle ultime settimane.

FED. 

Tre le novità importanti emerse dal meeting di ieri, che hanno più che altro confermato le aspettative del mercato:

1) i tassi sono stati lasciati dov'erano (con voto unanime) nel range tra 5,25% e 5,50%, comunque sia al livello più elevato dal 2001;

2) nella conferenza stampa, il presidente Jerome Powell ha detto che la strada per riportare i prezzi all'obiettivo del 2% è “ancora lunga” e che la FED deve muoversi con cautela, seguendo l'evoluzione dello scenario senza escludere l'ipotesi di altro "aggiustamento" (leggasi rialzo) se necessario;

3) Powell ha scartato l'ipotesi di un possibile taglio dei tassi: "non ci pensiamo e non ne parliamo. La domanda che ci poniamo è se dovremmo alzare ancora”.

Gli investitori hanno interpretato i messaggi della Fed più in senso "dovish" (colomba) che "hawkish" (falco). 

Oggi le probabilità di una nuova stretta a dicembre sono scese al 22% dal 29% pre-Fed. Le probabilità di un rialzo a gennaio sono scese al 28% dal 39%.

Effetto