Sconfinamenti nei cieli NATO, difese in allerta, titoli in rialzo
La Germania ha deliberato di spendere nei prossimi 15 mesi 80 miliardi di euro nella Difesa; di questa cifra, solo l'8% sarà destinato agli Stati Uniti, il resto è in casa propria o in Europa

Scorribande aeree russe sui cieli NATO
Dopo i droni in Polonia, i Mig in Estonia e gli oggetti volanti non identificati sui cieli della Danimarca, la NATO si è fatta sentire. Donald Trump se n’è uscito con una dichiarazione bellicosa. Il risultato sui mercati è un rialzo dei titoli delle società delle armi e della difesa.
Gli acquisti sono iniziati stanotte in Asia Pacifico: a salire, l’australiana DroneShield, le giapponesi Mitsubishi Heavy e IHI , le coreane Hanwha Aerospace e Hyundai Rotem, l’indiana Bharat Dynamics.
Oggi, in Europa, Vanke Group è il miglior titolo dell’indice Stoxx 600, a seguire Saab e Indra Sistemas, le italiane Leonardo e Fincantieri salgono del 3% e del 5%.
La NATO alza la voce ma non fa sul serio
Alcuni paesi membri dell’Alleanza Atlantica hanno avvertito la Russia di essere pronti ad abbattere i velivoli che violano palesemente il loro spazio aereo. Il Consiglio Atlantico ha diffuso un comunicato duro e perentorio nel quale si parla di “impiegare tutti gli strumenti, militari e non, necessari per difendersi e scoraggiare ogni minaccia proveniente da qualunque direzione”.
Più misurate invece, sono state le parole del Segretario Generale Mark Rutte, il quale dopo aver detto che la NATO è pronta a difendersi, ha precisato che anche in caso di violazione, “non abbatteremo sempre immediatamente un jet: reagiremo sempre con calma, determinazione e in modo proporzionato. E’ emerso in queste ore sulla stampa, che nel caso della violazione in Estonia del fine settimana, la Nato ha lasciato rientrare i Mig russi nel loro territorio, in quanto ha giudicato che non ponevano una minaccia tale da motivarne l'abbattimento.
Gli episodi di questi giorni non vanno dunque letti con eccessivo allarmismo ma sono comunque il segno del perdurare di una situazione di stress nelle relazioni tra l’Europa e la Russia. Non cambia, semmai esce rafforzato, l’indirizzo strategico deciso dopo l’invasione dell’Ucraina e il passo indietro degli Stati Uniti sul sostegno militare diretto: avanti con gli investimenti nella difesa.
La Germania sceglie la via del riarmo europeo
A fronte dei paesi come la Spagna e l’Italia, che esitano, rimandano o costruiscono ponti a uso militare, la Germania come al solito fa sul serio, sia in termini di impegno che rapidità nell’esecuzione. Le indiscrezioni riportate ieri da Politico indicano che rispetto al passato non è cambiato solo l’ammontare degli stanziamenti per le armi, anche i destinatari della spesa non sono più gli stessi.
La Germania ha deliberato di spendere nei prossimi quindici mesi circa ottanta miliardi di euro nella difesa, di questa cifra, solo l'8% sarà destinato a equipaggiamento statunitense. In passato, secondo Stockholm International Peace Research Institute, questa quota, su una cifra minore, non scendeva mai sotto il 60%. Quanto riportato dalla testata, basato sui documenti arrivati in parlamento per il via libera, è in contrasto con quanto detto da Donald Trump in Scozia, al momento della firma del protocollo sugli scambi commerciali. In quell’occasione, il presidente degli Stati Uniti aveva annunciato trionfante acquisti per centinaia di miliardi di armamenti statunitensi da parte dell’Unione Europea.
La Germania, che come tutti i paesi UE, in materia di esercito e armi, fa da se, pensa per se e spende dove vuole, cioè, principalmente a casa propria.
Aerei, fregate e navi d'appoggio
La voce più costosa del programma al 2026 è quello delle fregate F-127, una super commessa da 26 miliardi di euro che dovrebbe andare a Thyssen Krupp Marine Systems.
Un’altra voce pesante è quella dell'Eurofighter, 4 miliardi di euro per la quinta tranche dell’aereo. Una parte di questi soldi arriveranno in Italia, in quanto Leonardo detiene il 36% delle quote di lavoro nell'Eurofighter e ha ricevuto incarichi per altri 1,9 miliardi di euro riguardanti l'aggiornamento dei radar.
Non ci sono solo le indiscrezioni di Politico a lasciare oggi il segno a Piazza Affari, Il Sole 24 Ore riporta che il Ministero della Difesa italiano ha presentato al Parlamento un nuovo programma di investimenti del valore di circa 1,6 miliardi di euro. Il programma di spesa riguarda l'acquisizione di una nuova classe di navi ausiliarie, progettate come evoluzione delle Elettra, costruite da Fincantieri a partire dagli anni ottanta. Queste navi sono destinate a fornire capacità di raccolta di informazioni, mappatura dei fondali marini, gestione di sistemi senza pilota, consapevolezza della situazione marittima, sorveglianza in aree di interesse strategico e ospitalità di elicotteri NH-90.
Gli strumenti per investire nel settore Difesa
In questo scenario dalle enormi prospettive di crescita, ci sono alcuni strumenti specifici sulla Difesa europea.
WisdomTree, innovatore nel settore finanziario a livello globale, ha esteso la sua gamma di ETP tattici con il primo ETP sulla difesa europea con leva.
WisdomTree STOXX Europe Aerospace & Defence 3x Daily Leveraged
Isin: XS2872232850 (3EDF)
Da inizio 2025: +66%
L'ETP quotato su London Stock Exchange, Börse Xetra e Borsa Italiana, ha un total expense ratio (TER) dello 0,80%. Offre un'esposizione con leva 3x giornaliera allo STOXX Europe Total Market Aerospace & Defense Net Total Return Index. Leggi attentamente il documento KID.
Per investire in ottica di lungo periodo:
ETF HANetf Future of Defence Ucits
Isin: IE000OJ5TQP4 (NATO)
Da inizio 2025: +41%
L'ETF replica l'indice EQM NATO+ Future of Defence, che a sua volta replica la performance di aziende internazionali operanti nell'industria militare o della difesa.
L’ETF replica la performance dell’indice sottostante con replica fisica totale (acquistando tutti i componenti dello stesso). I dividendi dell'ETF sono accumulati e reinvestiti nell'ETF. L’indice di spesa complessiva (TER) dell'ETF è pari allo 0,49% annuo. Valuta di denominazione Usd. Valuta di quotazione Euro. Leggi il documento KID.
ETF WisdomTree Europe Defence UCITS
Isin: IE0002Y8CX98 (WDEF)
Performance benchmark +94%
Il WisdomTree Europe Defence si propone di replicare la performance in termini di prezzo e rendimento, al lordo di commissioni e spese, del WisdomTree Europe Defence UCITS Index. L'indice proprietario è progettato per replicare la performance delle aziende europee coinvolte nell'industria della difesa, tra cui produttori di attrezzature, parti o prodotti per la difesa civile, elettronica per la difesa e attrezzature per la difesa spaziale. L'Indice mira a escludere le aziende coinvolte in armi controverse vietate dal diritto internazionale, come le munizioni a grappolo, le mine antiuomo e le armi biologiche e chimiche, nonché le aziende che violano gli standard del Global Compact delle Nazioni Unite. Il WDEF è il primo prodotto nel suo genere dedicato esclusivamente alle aziende europee della difesa. Total expense ratio (TER) 0,40%. Valuta di denominazione Euro. Non distribuisce dividendo. Leggi il documento KID.

