SMALL CAPS - Prezzi "ragionevoli" a WallStreet
Da inizio anno l'indice Russell 2000 ha guadagnato solo il +2,40%, meno dei tre indici principali: Dow Jones +3,80%, Nasdaq Composite +8,40%, S&P500 +9,30%.

Fatto
L’indice Russell 2000 , considerato il benchmark per le mid/small caps quotate a Wall Street, ha chiuso in rialzo dello 0,5%, dopo due sedute negative a valle delle crescenti tensioni sui tassi.
Da inizio anno ha guadagnato solo il +2,40%, meno dei tre indici principali: Dow Jones +3,80%, Nasdaq Composite +8,40%, S&P500 +9,30%.
La leadership economica degli Stati Uniti contrasta con il rallentamento osservato nel resto del mondo sviluppato.
È importante sottolineare che questa forza è stata e continua ad essere sottovalutata; all’inizio del 2023, gli economisti prevedevano una crescita solo dello 0,3% contro un 2,5% realizzato e nel 2024, la stima iniziale del consenso era dell’1,2%. Ma a fine marzo le aspettative di crescita per quest’anno erano già state riviste al rialzo al +2,2%.
I due pilastri della forza degli Stati Uniti sono la spesa fiscale e i forti consumi, nonostante le condizioni di finanziamento più restrittive.
Nel frattempo, le economie europee si muovono sull’orlo della recessione, con una crescita molto più debole realizzata nel 2023 e una crescita debole stimata prevista per il futuro.
Inoltre, la produttività statunitense è aumentata del +2,6% nel quarto trimestre rispetto all’anno precedente, mentre l’Eurozona ha registrato un calo dell’1,2%.
In questo contesto, le società a media capitalizzazione statunitensi sono nella posizione ottimale per sfruttare al meglio i vantaggi generati dallo scenario statunitense.
Dalla fine del 2022 fino a novembre 2023, le società a media capitalizzazione statunitensi sono "rimaste indietro" poiché i titoli più grandi sono stati percepiti come meglio preparati per il contesto di tassi più elevati.
Tuttavia, da novembre in poi, la combinazione di una crescita più forte del previsto, di un’inflazione moderata e di una Federal Reserve sempre più accomodante ha consentito alle società a media capitalizzazione statunitensi di decollare, con un rendimento del +28,9% al 27 marzo.
La domanda dopo un rialzo così forte dai minimi di ottobre è se sia rimasto qualche potenziale di rialzo.
A nostro avviso, ci sono tutte le ragioni per assistere a una ulteriore rivalutazione di questo segmento.
Le società mid cap contenute negli indici specializzati generano grosso modo tre quarti dei loro ricavi negli Stati Uniti, mentre la cifra corrispondente per l'indice S&P500 (delle blue chip) è solo del 59%.
Le società a media capitalizzazione sovrappesano fortemente i settori ciclici. Perciò, la forza dell’economia statunitense e il miglioramento delle proiezioni di crescita economica domestica dovrebbero favorire questo segmento.
È probabile che le società industriali americane continuino a trarre vantaggio dalle iniziative fiscali a lungo termine (come l’Infrastructure Investment and Jobs Act, il CHIPS and Science Act e l’Inflation Reduction Act).
Il secondo settore più grande, dopo l'industriale, è quello dei beni di consumo voluttuari, che comprende rivenditori al dettaglio più tradizionali, hotel o operatori di ristoranti. Il settore rimane resiliente grazie alla robusta spesa al consumo che, insieme alla politica fiscale, costituisce il pilastro più importante della crescita statunitense.
Effetto
Analisi Tecnica. Il rally di fine 2023 è partito da una soglia discriminante di estrema rilevanza, ovvero la parte bassa della banda laterale 1.640/2m…
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