SMALL CAPS - A Wall Street la rimonta è già iniziata

Fatto

L'indice Russell 2000, considerato a livello mondiale un benchmark per le società a medio/piccola capitalizzazione, ha chiuso poco mosso.

Dalle prime battute del 2024, sembra che Wall Street voglia replicare il trend del 2023, puntando ancora forte sui colossi del tech.

Così, però, secondo alcuni osservatori si rischia che il gigantismo porti a generare una bolla speculativa.

Rispetto al massiccio rialzo ottenuto dai titoli tecnologici nel 2023, grazie in gran parte alla frenesia dell’intelligenza artificiale (AI), la performance dell’indice Russell 2000 focalizzato sulle small cap è stata modesta: +15% vs +53,80% del Nasdaq 100.

Tuttavia, nel nuovo contesto macroeconomico (aspettativa di taglio del costo del denaro), le mini-taglie tornano a essere meritevoli di attenzione per le seguenti ragioni:     

1) nel 2024 dovrebbe esserci meno polarizzazione sulle grandi capitalizzazioni;

2) passata l’eccitazione per le ultime meraviglie dell’high tech, gli investitori dovrebbero tornare a interessarsi alle aziende medio piccole, settore che vale la metà dell’attività economica degli Stati Uniti; 

3) il gap in termini di valutazioni fondamentali ha raggiunto livelli che potrebbero favorire uno switch. Il P/E medio delle società che fanno profitti dell'indice Russell 2000 è oggi intorno a 15,60x vs 32,80x delle società che fanno profitti dell'indice Nasdaq 100. Più del doppio!

Con le small cap che presentano valutazioni storicamente basse ai livelli attuali, Goldman Sachs prevede una forte performance dal Russell 2000 nel 2024.

Secondo gli analisti americani, l'indice supererà i suoi rivali a grande capitalizzazione offrendo un rendimento di circa il +9 % nei prossimi sei mesi e di circa il +15% nei prossimi 12 mesi.

Effetto