SETTORE UTILITY - Il governo spagnolo interviene per calmierare i "profitti eccessivi"

Come investire in modo diversificato sul settore più redditizio dal punto di vista dei dividendi
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L'indice Stoxx del settore Utility cede lo 0,7% e si conferma il peggior comparto da inizio anno con un guadagno dell'1% vs il +17% dell'indice Stoxx globale. L'indice Stoxx Tech, con un +36% da inizio anno, è il comparto migliore del periodo.

A quanto pare non è solo il governo cinese a interferire pesantemente nella vita delle aziende. Per contenere l’atteso rialzo delle bollette dell’energia elettrica e il gas, il governo spagnolo ha varato ieri nuove misure, rese immediatamente operative da un decreto legge approvato dal consiglio dei ministri. 

Il pacchetto, che si aggiunge alle misure approvate da Madrid nei mesi scorsi, contiene norme sia temporanee che di carattere strutturale.

La manovra prevede nuove misure di natura fiscale, con la riduzione dal 5,1% allo 0,5% dell’Imposta speciale sull’energia elettrica Iee, che segue l’azzeramento della tassa del 7% pagata dalle società di generazione e alla riduzione dell’Iva sull’elettricità dal 21 al 10% per i consumatori con potenza contrattuale fino a 10 kW, che scadranno a fine anno, introdotte nei mesi scorsi.

Il governo ha poi approvato una riduzione dei “profitti eccessivi” di cui le centrali nucleari e idroelettriche stanno beneficiando grazie all’aumento dei prezzi elettrici provocato dal rincaro del gas (questa misura segue il clawback dei windfall profit legati al rialzo dei prezzi della CO2 introdotta nei mesi scorsi).

Quanto al gas, per un semestre sarà calmierato il costo della materia prima nel calcolo della tariffa di ultima istanza Tur (clienti domestici e Pmi), in modo che l’aumento medio nella prossima revisione trimestrale che scatterà il 1° ottobre sarà del 4,4% invece del previsto 28%. I mancati introiti saranno spostati alle prossime revisioni.

L’esecutivo spagnolo ha inoltre introdotto un meccanismo di aste mirato a ridurre il volume di energia che partecipa al mercato all’ingrosso. Nella prima asta, che si terrà entro fine anno, Endesa, Iberdrola, Naturgy ed Edp dovranno offrire circa 16TWh, pari a circa il 6% della domanda elettrica spagnola nel 2020. 

Tanto per chiarire lo scenario, l'impatto complessivo delle nuove misure potrebbe essere nell’ordine dei 150-200 milioni di euro per Endesa (Enel ) a livello di EBITDA, che si vanno a aggiungere ai 150 milioni legati alle misure introdotte nei mesi scorsi (già inclusi nelle nostre stime). Per Enel l’impatto negativo aggiuntivo a livello di utile per azione potrebbe essere nell’ordine del 1.5% circa. 

Anche l'Italia studia misure (diverse) per calmierare gli aumenti delle bollette di elettricità e gas.

Il Sole24Ore riporta che due giorni fa il ministro del Tesoro ha incontrato i vertici dell’ARERA per discutere un possibile intervento del governo per ridurre il costo dell'energia in Italia attraverso un Decreto Fiscale. La soluzione più semplice potrebbe essere quella di tagliare parte delle tasse (principalmente IVA e altre accise) che pesano per il 12-13% dei costi. L'intervento può costare minimo 2 miliardi di euro secondo il Sole. L'alternativa è ridurre parte dei costi in bolletta dovuti allo smantellamento delle centrali nucleari che pesano ancora 1 miliardo di euro. 

La misura straordinaria sarebbe poi seguita da una revisione generale di tutti gli oneri di sistema che secondo ARERA sarebbero stati pari a 15 miliardi nel 2020.

Sotto il profilo dei fondamentali, siamo di fronte a uno dei settori con i multipli più attraenti: il P/E medio del settore Stoxx Utility stimato dagli analisti raccolti da Bloomberg è intorno a 18,4x. Al contrario, il ritorno previsto in termini di dividendo è tra i più elevati: Dividend/Yield 4,40%. 

Quadro grafico settore Utility europeo. 

La ripartenza del settore (oggi 388 punti) dai minimi toccati in occasione dello scoppio della pandemia è stata decisamente meno veloce e pronunciata rispetto a quella di altri settori. Infatti, evento raro, non si è ancora riusciti a tornare sopra i livelli del marzo 2020, sfiorati in un paio di occasioni nel periodo successivo. Il primo ostacolo grafico è collocato nella fascia 400-420 punti, in prossimità dei massimi toccati nel 2020 e a inizio 2021. Oltre tale livello si punterà al record storico del 2007 in area 563 punti (upside potenziale +45%). 

Verso il basso, il primo supporto è in area 380 punti, a ridosso della trendline crescente sotto evidenziata. sostegno discriminante verso la media mobile a 100 periodi passante oggi intorno a 360 punti.

Operatività. Manteniamo una visione positiva sul settore, anche in virtù della elevata remunerazione sotto il profilo dei dividendi. Si suggerisce pertanto di acquistare utility europee in ottica di diversificazione agli attuali prezzi di mercato, pronti a raddoppiare in caso di discese verso 360 punti o alla prima chiusura sopra 420 punti. Stop loss in caso di discesa sotto 355 punti.


Chi vuole investire sul settore Utility europeo con la massima diversificazione ha a disposizione una serie di strumenti. 

Nel seguente ETF, le Utility italiane rappresentano il 20% del totale. Al primo posto la Spagna con il 22%:

SPDR MSCI Europe Utilities UCITS
Isin IE00BKWQ0P07 

Da inizio anno +4,20%
Obiettivo dell'ETF è la replica dell'indice MSCI Europe Utilities, che raggruppa i principali protagonisti europei del settore, comprensivo del reinvestimento del dividendo. Ciò consente di amplificare la performance da inizio anno a un livello superiore a quello registrato dall'indice corrispondente. Commissioni totali annue 0,30%. Nella tabella di seguito i primi dieci titoli, tra cui compare al primo posto la nostra Enel. Leggi il documento KID.



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