SETTORE UTILITY +0,6% Future sul gas oltre 100 euro per megawatt/ora

L'indice Stoxx del settore Utility si muove in rialzo dello 0,6%, è l'unico positivo in questo avvio di trimestre. Tutti gli altri comparti sono in discesa. L'indice Stoxx globale cede lo 0,90%.

Le Utility sono state però il peggior settore del mese di settembre con una perdita del 9%, provocata dalla prospettiva di un aumento del costo del denaro e dall'interventismo del governo spagnolo sulle aziende energetiche domestiche. 

Ne deriva che da inizio anno l'indice Stoxx Utility è in perdita del 6% vs +13% dello Stoxx globale. Tra i titoli peggiori del periodo c'è la nostra Enel -22% (che controlla Endesa), peggio hanno fatto solo Endesa -23% e Iberdrola -25%. Bilancio molto positivo per A2A +35% e Hera +18%.

I future sul gas europei oggi sono saliti a un prezzo record di 100 euro per megawatt-ora, prima di correggere a 95 euro ad Amsterdam. Secondo quanto riporta Bloomberg, la Cina ha ordinato alle compagnie energetiche statali di assicurarsi le forniture
per questo inverno a tutti i costi. La mossa del governo cinese renderà ancora più teso il mercato del gas naturale liquefatto.

I prezzi dell'energia stanno aumentando in tutto il mondo, mentre l'economia si riparte dopo lo stop provocato dalla pandemia globale. L'Europa in particolare si sta muovendo per assicurarsi abbastanza gas e carbone in vista dell'inverno, con l'aumento dei prezzi che ha costretto alcuni giganti industriali, dai produttori di fertilizzanti CF Industries a Yara International e al gigante della chimica BASF a chiudere impianti o a ridurre la produzione.

Sotto il profilo dei fondamentali, siamo di fronte a uno dei settori con i multipli più attraenti: il P/E medio del settore Stoxx Utility stimato dagli analisti raccolti da Bloomberg è intorno a 18,4x. Al contrario, il ritorno previsto in termini di dividendo è tra i più elevati: Dividend/Yield 4,40%. 

Quadro grafico settore Utility europeo. 

La recente caduta ha riportato l'indice Stoxx Utility (oggi 362 punti) sui minimi degli ultimi nove mesi ed esattamente sulla prima soglia discriminante in area 360 punti, ovvero a ridosso della media mobile a 100 periodi.

Operatività. Manteniamo una visione positiva sul settore, anche in virtù della elevata remunerazione sotto il profilo dei dividendi. Si suggerisce pertanto di approfittare della debolezza per acquistare utility europee in ottica di diversificazione agli attuali prezzi di mercato. Stop loss prudenziale in caso di discesa sotto 346 punti.


Chi vuole investire sul settore Utility europeo con la massima diversificazione ha a disposizione una serie di strumenti. 

Nel seguente ETF, le Utility italiane rappresentano il 20% del totale. Al primo posto la Spagna con il 22%:

SPDR MSCI Europe Utilities UCITS
Isin IE00BKWQ0P07 

Da inizio anno -4,40%
Obiettivo dell'ETF è la replica dell'indice MSCI Europe Utilities, che raggruppa i principali protagonisti europei del settore, comprensivo del reinvestimento del dividendo. Ciò consente di amplificare la performance da inizio anno a un livello superiore a quello registrato dall'indice corrispondente. Commissioni totali annue 0,30%. Nella tabella di seguito i primi dieci titoli, tra cui compare al primo posto la nostra Enel. Leggi il documento KID.



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