SETTORE PETROLIFERO - Vola ai massimi dal 2014, cresce la tensione in Medio Oriente

Il settore è di gran lunga il migliore degli ultimi tre mesi in Europa

Piattaforma offshore, circondata da onde e attrezzature petrolifere.

Fatto

Il settore petrolifero resta sotto i riflettori, mentre il petrolio estende in rialzo del 2% sulla scia delle forti tensioni in Medio Oriente.

L'indice Stoxx Oil & Gas ha toccato in mattinata un livello che non vedeva da circa nove anni. 

E' di gran lunga il migliore degli ultimi tre mesi con un +14,20%, che si confronta con il deludente -2,50% registrato dall'indice Stoxx 600.

Il rally dell'ultimo trimestre ha permesso all'indice Stoxx Oil & Gas di scalare la classifica delle performance da inizio anno: ora  risulta in crescita del +9%, meglio del +5,70% indicato dallo Stoxx 600.

Ai primi posti in termini di performance nel 2023 ci sono le società che forniscono servizi all'industria petrolifera: Technip +52%, Saipem +40%, Subsea 7 +35%. 

Tra i produttori, la nostra Eni si è portata al quinto posto, con un +18,50%. La quotazione stamattina ha toccato il livello più alto dal 2019.

Molto bene anche Maire Tecnimont +46%, sui massimi da inizio 2022, grazie al recente annuncio della più importante commessa della sua storia. 

Saras +16%, peggio di tutti Tenaris -2,50%.

Su basi fondamentali, il consenso raccolto da Bloomberg sull'indice Stoxx Oil & Gas esprime ancora multipli molto attraenti: P/E medio di 6,60x e Dividend Yield del 4,70%.

Effetto

Analisi tecnica Settore Oil & Gas europeo. L'indice Stoxx Oil & Gas (oggi 375 punti) conferma l'impostazione saldamente rialzista di lungo periodo. …

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