SETTORE PETROLIFERO - La rimonta accelera. L'Analisi Tecnica di Websim

Fatto

L'indice Stoxx Oil & Gas prosegue la rimonta avviata circa tre mesi fa, spingendosi su livelli che non vedeva da inizio marzo grazie al rally del petrolio. Il Brent ha sfondato la soglia dei 95 dollari per la prima volta da dieci mesi.

Su un orizzonte temporale di tre mesi l'indice Stoxx Oil & Gas è il miglior settoriale con un guadagno del +8,50% che si confronta con il deludente -1,0% dell'indice Stoxx 600, piegato da Tech (-9%), Lusso (-8%), Viaggi & Turismo (-6%), Automotive (-5%).

Ai primi posti in termini di performance ci sono le società che forniscono servizi all'industria petrolifera: Technip +60%, Saipem +43%, sui massimi da febbraio, Subsea 7 +30%. 

Per quanto riguarda gli altri titoli della pattuglia quotata a Piazza Affari: è in forte rimonta Eni cresciuta del +14,40% dal primo gennaio e con la quotazione sui massimi da quattro anni. Lunedì ha staccato l'interim dividend di 0,22 euro per azione. Maire Tecnimont +22%, sui massimi da aprile. Tenaris -5%. Saras +15%.

L'indice Stoxx Oil & Gas resta tuttavia tra i peggiori del 2023 con una performance a +6,0%, che si confronta con il +7,70% registrato dall'indice Stoxx 600.

Gli ottimisti sono convinti che il gap tra Energetici e resto del mercato sia destinato a chiudersi entro fine anno, sempre che il petrolio resti sui livelli attuali e gli Stati Uniti continuino a lanciare segnali di resilienza dell'economia.

Gli analisti di Citi hanno affermato oggi che i rischi tecnici e geopolitici potrebbero spingere il petrolio oltre i 100 dollari per un breve periodo, anche se i prezzi a questi livelli sembrano insostenibili dato l’aumento della produzione al di fuori dell’OPEC+.

Su basi fondamentali, il consenso raccolto da Bloomberg sull'indice Stoxx Oil & Gas registra multipli molto attraenti: P/E medio di 6,40x e Dividend Yield del 4,90%.

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