SETTORE PETROLIFERO +8% da inizio 2022. Caccia ai ritardatari

Due strumenti per investire sul settore energetico in Eurozona e negli Usa
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L'indice Stoxx Oil & Gas europeo accelera in rialzo del +2,0%, nettamente meglio del +0,50% messo a segno dallo Stoxx globale, e si porta sui massimi da ottobre 2021. E' tra i pochi indici settoriali europei a non avere ancora riconquistato i livelli pre-pandemia.

Nel frattempo, il petrolio sale dello 0,6% ed estende il brillante +3,3% di ieri.

La nostra Eni +1,6%, supera la soglia dei 13 euro per la prima volta dal febbraio 2020.  Saipem e Tenaris salgono meno.

Da inizio 2022 l'indice Stoxx Oil & Gas è salito dell'8%, secondo miglior risultato settoriale dietro le Banche (+8,30%). L'indice Stoxx globale nello stesso periodo registra un calo dello 0,5%. Il 2021 era terminato in rialzo del 17% vs 22,20%.

Sotto il profilo dei fondamentali, il settore energetico europeo continua a godere di valutazioni attraenti rispetto alla media: Stoxx Oil & Gas P/E 19,0x, Dividend Yield 4,0% vs Eurostoxx Global P/E 21x, Dividend Yield 2,60%. 

Scenario ancora più idilliaco per il settore energetico statunitense dove l'indice S&P500 Energy ieri ha chiuso in rialzo del 3,20%, portandosi sui massimi dal maggio 2019. Da inizio 2022 il bilancio è +14%, nettamente migliore del -1% registrato dall'S&P500 e del -3% del Nasdaq. Il 2021 era terminato in guadagno del +58%.

La produzione di petrolio statunitense vola verso nuovi record e ciò spiega, insieme al balzo del prezzo del greggio, l'appeal del settore in questa fase di mercato. La Energy Information Administration prevede che nel 2023 la produzione petrolifera domestica raggiunga i 12,4 milioni di barili al giorni, superando il precedente record di 12,3 milioni registrato nel 2019 (prima dello scoppio della pandemia).  

Analisi tecnica Settore Oil & Gas  europeo 

L'indice Stoxx Oil & Gas (oggi 296 punti) è all'attacco della soglia discriminante in area 300 punti, massimo degli ultimi due anni toccati lo scorso mese di ottobre. La successiva brusca correzione da quel livello era partita in coincidenza con la scoperta della variante Omicron. Il pronto recupero di area 274 punti ha rappresentato un primo segnale di ricucitura, che ha trovato ampia conferma nelle settimane successive. Torna a riproporsi lo scenario di una risalita in direzione dei livelli pre-covid in area 300/367 punti.

Operatività. Rafforziamo la visione positiva. Pronti a incrementare le posizioni alla prima chiusura sopa 300 punti. Sfruttare le fasi di pull back in area 274 punti per comprare sulla debolezza. Target intermedio 330 punti, target finale 367. Applicare uno stop loss prudenziale in caso di chiusura sotto 260 punti. 

 

Per investire sul settore Energy europeo, c'è il seguente ETF quotato a Piazza Affari:
Spdr MSCI Europe Energy UCITS (EUR) 
Isin: IE00BKWQ0F09 
Da inizio 2022: +8,40%
Negli ultimi 12 mesi: +34,60%
Lo strumento punta a replicare la performance dell'indice MSCI Europe Energy cha a sua volta investe nelle principali azioni del settore energetico europeo. I dividendi delle singole società non vengono distribuiti ma reinvestiti nel fondo (accumulazione). L’indice di spesa complessiva è pari allo 0,30% annuo. Valuta di denominazione Euro. Leggi il documento KID.



Per investire sul settore Energy statunitense c'è il seguente ETF quotato a Piazza Affari:
SPDR S&P US Energy Select Sector 
Isin IE00BWBXM492 

Da inizio 2022: +11,40% 
Negli ultimi 12 mesi: +66%.
Lo strumento punta a replicare la performance dell'indice S&P Energy Select Sector che raggruppa le società energetiche statunitensi di grandi dimensioni appartenenti all'indice S&P500. Non distribuisce dividendi. L'indice di spesa complessiva è pari a 0,15%. Valuta di denominazione Usd. I dieci top player, che spiegano quasi l'80% dell'indice benchmark sono videnziati nella tabella. Leggi il documento KID.

 

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