S&P500 - Oppenheimer alza il target per fine anno a 5.900 punti

E' il terzo aggiustamento del target nel corso del 2024, inizialmente fissato a 5.200 lo scorso 11 dicembre.

Una bandiera a stelle e strisce che danza al vento su un molo affollato, mentre il sole tramonta all'orizzonte

Fatto

Settimana corta o no, l'S&P500 non ha fermato la corsa nemmeno in coincidenza con l'Independence Day del 4 luglio. 

L'indice benchmark della borsa americana si è proiettato venerdì sul nuovo record storico, grazie alla spinta di Tesla  (+27,50% il bilancio della settimana) e a quella dei protagonisti del settore semiconduttori.

Gli strateghi di Oppenheimer hanno migliorato l'obiettivo di fine anno per l’S&P500 a 5.900 punti dal precedente 5.500, avendo ritoccato verso l'alto la proiezione degli utili medi dei suoi componenti.

E' il terzo aggiustamento del target nel corso del 2024, inizialmente fissato a 5.200 lo scorso 11 dicembre.

La visione rialzista è supportata dall'andamento dei profitti delle aziende dell’S&P500 negli ultimi tre trimestri, combinato ai dati macroeconomici che mostrano la resilienza dell'economia americana, guidata dalla cauta politica monetaria della Fed, ha osservato Oppenheimer.

Il 25 marzo, quando l’S&P500 aveva superato l’obiettivo iniziale di 5.200, il broker aveva accennato alla possibilità di un’altra revisione al rialzo nel caso in cui le prospettive economiche e di mercato si fossero rivelate troppo conservatrici.

Con l'indice S&P500 al livello record di 5.567 punti, il nuovo obiettivo di 5.900 implica un potenziale guadagno di poco meno del +6% rispetto al livello attuale, hanno sottolineato gli strateghi. Questa previsione considera le incertezze tipiche legate ai dati economici, ai risultati degli utili e ai rischi nazionali e geopolitici.

L'obiettivo a 5.200 punti fissato lo scorso dicembre prevedeva un rialzo del +13% entro la fine dell’anno, sulla base delle aspettative che la Federal Reserve mantenesse un approccio cauto nell’adempimento del proprio mandato. La banca d'investimento aveva previsto che la Fed avrebbe continuato la pausa sui rialzi dei tassi, iniziata nel giugno 2023, e, nonostante un certo rallentamento economico, vedeva una minore probabilità di recessione a causa della persistente resilienza economica e della sensibilità della Fed all'inflazione superiore alle attese, che ha reso l’obiettivo di inflazione al 2% meno certo.

Alla fine dello scorso anno, Oppenheimer si aspettava uno o due tagli dei tassi da parte della Fed, uno in meno rispetto ai tre previsti dalla Fed a dicembre, e significativamente inferiori ai tagli scontati dai Fed Fund Futures in quel momento.

“Ora, pochi giorni dopo la metà del 2024, ci aspettiamo che la Fed tagli una o due volte alla fine del quarto trimestre, segnalando che la banca centrale si sta avvicinando alla fine dell’attuale ciclo di rialzi dei tassi”, ha spiegato Oppenheimer.

“Saremmo sorpresi se la Fed dovesse tagliare i tassi di interesse già a settembre, come molti operatori di mercato si aspettano sulla base dei futures che seguono le aspettative sui tassi dei fondi Fed”, hanno detto gli esperti, aggiungendo che Powell e i suoi colleghi probabilmente vorranno mantenere la politica della Fed indipendente dalla politica (elezioni presidenziali a novembre).

Oltre a un aumento del target per fine anno, Oppenheimer ha anche aumentato la proiezione degli utili medi per il 2024 per l’S&P500 a 255 dollari, rispetto a 250 dollari.

Effetto

Analisi Tecnica. Il quadro grafico di lungo periodo dell'S&P500 si conferma saldamente rialzista. L'indice ha rotto con decisione l'area dei precedent…

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