S&P500 - Le previsioni di Goldman Sachs e Stifel dopo i record

Il guadagno del 2024 finora è intorno al +22% e, se conservato fino al termine di dicembre, rappresenterebbe la settima miglior performance del terzo millennio.

Il Toro di Wall Street, simbolo di forza e prosperità, attira visitatori che si fermano a toccare la sua lucentezza, in cerca di

Fatto

L'indice S&P500, considerato il benchmark per eccellenza della borsa americana, ha chiuso in ribasso dello 0,7% martedì. Il giorno prima aveva messo a segno il 46° record da inizio anno.

Il guadagno del 2024 finora è intorno al +22% e, se conservato fino al termine di dicembre, rappresenterebbe la settima miglior performance del terzo millennio.

Con 53 giorni di negoziazione rimanenti nell'anno, l'S&P500 non mostra segni di rallentamento, con aspettative elevate per la sua posizione entro la fine del 2024.

Alla vigilia delle elezioni presidenziali (5 novembre) e del meeting della FED (7 novembre) i broker si interrogano sulle prospettive della borsa americana.

Goldman Sachs ha notato che l'ipotesi di un rally di fine anno sta guadagnando terreno tra i suoi clienti, con un notevole cambiamento nelle strategie di investimento da una "copertura difensiva" a un "posizionamento più aggressivo".

Gli investitori istituzionali sono particolarmente motivati dalla paura di avere performance sostanzialmente inferiori agli indici azionari di riferimento, un sentimento definito "FOMO" (Fear Of Missing Out).

Di conseguenza, gli strateghi di Goldman pensano che l'S&P500 potrebbe essere "ben oltre i 6mila punti entro la fine dell'anno".

Stifel ha affermato che l'S&P500 potrebbe sperimentare un altro rialzo seguito da un forte calo nel 2025. Gli strateghi prevedono che l'indice potrebbe vedere un ulteriore aumento del +10% prima di invertire la rotta l'anno prossimo, potenzialmente tornando ai livelli osservati all'inizio del 2024. Ciò vedrebbe l'indice di riferimento statunitense salire a circa 6.400 punti.

Nonostante il sentiment positivo che circonda l'economia statunitense e i potenziali tagli dei tassi di interesse della Federal Reserve, si prevede che l'indice di riferimento crollerà del -26% a circa 4.700 nel 2025.

Gli analisti di Stifel sostengono che l'attuale sovraperformance dei titoli growth rispetto a quelli value ricorda i modelli che hanno storicamente preceduto i mercati ribassisti.

La preoccupazione principale è che la Federal Reserve continui ad abbassare i tassi nel 2025 senza una recessione e ciò potrebbe ostacolare il ritorno a un obiettivo di inflazione del +2%, con gli investitori che alla fine ne subiranno le conseguenze.

Effetto

Analisi Tecnica. Il quadro grafico di lungo periodo si conferma saldamente rialzista e si muove in territorio inesplorato, malgrado le diffuse tension…

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