ORO - Sotto quota 2mila dollari in attesa di inflazione USA e FED. L'Analisi Tecnica di Websim
Da inizio anno il guadagno sfiora il +10,0%
Fatto
Il prezzo dell'oro è scivolato sui minimi da tre settimane prima dei dati chiave sull’inflazione statunitense e della decisione sui tassi di interesse della Federal Reserve.
La scorsa settimana, quella del record storico a 2.135 usd, si è chiusa paradossalmente con una perdita del -3,3%.
Un dicembre movimentato finora: prima l'oro si è spinto sui massimi poiché i mercati hanno scommesso che la Fed avrebbe tagliato i tassi di interesse entro marzo 2024, poi si è sgonfiato quando i segnali di resilienza nell’economia Usa hanno portato i mercati a ridurre questa scommessa, raffreddando le aspettative di un taglio dei tassi di interesse ravvicinato.
I dati sul mercato del lavoro di venerdì hanno evidenziato che i nuovi occupati non agricoli di novembre sono stati 199mila, più degli 185mila stimati dal consenso e in crescita dai 150.000 del mese precedente. Nel settore privato i nuovi occupati sono stati 150mila, poco meno dei 159mila stimati, da 85mila (rivisto) del mese prima.
Il tasso di disoccupazione è sceso a 3,70% da 3,90%, il consenso si aspettava un dato invariato.
I mercati oggi sono concentrati sui dati dell’inflazione (CPI) Usa previsti alle 14:30. Si stima che i dati mostrino una leggera flessione a novembre (+3,1% vs +3,2%). Comunque sia, l'inflazione resterà ben al di sopra dell’obiettivo del +2% fissato dalla Fed.
Mercoledì la Fed deciderà sui tassi di interesse per l’ultima volta quest’anno. Si prevede che la Fed manterrà i tassi invariati, ma qualsiasi segnale proveniente dalla banca centrale sul percorso dei tassi di interesse nel 2024 sarà attentamente osservato.
Finora, la Fed ha sostanzialmente mantenuto la sua retorica secondo cui i tassi rimarranno "più alti più a lungo" e crediamo sia molto difficile che cambi registro poco prima della fine dell'anno. Preferirà attendere altri dati prima di muoversi.
Malgrado la violenza correzione dai top assoluti, Il +9,0% accumulato nel 2023 rende ancora l'oro una delle commodity più remunerative dell'anno.
Effetto
Analisi tecnica. E' stato ampiamente raggiunto l'obiettivo naturale del movimento, nell'area dei precedenti top assoluti verso 2.075 usd, avviato dai …
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