ORO - Prezzo sotto i 2.400 dollari, attende i dati macro statunitensi

Fatto

Proseguono le prese di profitto, siamo al quinto ribasso consecutivo, che allontanano il prezzo dell'oro dall'ultimo record di 2.483 usd, mentre gli investitori guardano ormai ai prossimi dati macro per trovare nuovi spunti.

I trader attendono in particolare l’aggiornamento di venerdì sulla misura dell’inflazione sottostante preferita dalla Fed (indice PCE), che dovrebbe mostrare che l’indice dei prezzi delle spese per consumi personali è sceso a un ritmo annuale del +2,4% dal +2,6% di maggio. Un dato allineato alle aspettative o addirittura migliore potrebbe riportare interesse sui metalli preziosi perchè rafforzerebbe l'ipotesi di un taglio dei tassi da parte della FED a settembre.

Nel frattempo, le importazioni cinesi sono crollate il mese scorso di quasi due terzi, e il premio sull’oro scambiato a Shanghai si è trasformato in uno sconto rispetto al benchmark internazionale. Un segnale di un appetito più debole da parte del paese, che era stata un pilastro chiave nel rally dell’oro nella prima metà del 2024.

Sull'andamento dell'ultima seduta potrebbe avere inciso anche l’incertezza sulla corsa presidenziale degli Stati Uniti, che è aumentata dopo il ritiro del presidente Joe Biden dalla competizione. Secondo i dati dei sondaggi di CBS e HarrisX della scorsa settimana, Trump era visto davanti a Biden e Harris. Ma i sondaggi devono ancora riflettere l’impatto dell’abbandono di Biden.

L'oro conserva un guadagno da inizio anno intorno al +16%.

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