ORO- Prezzo sui minimi da 2 mesi, inflazione USA rigida

Dal picco record del 31 ottobre segnato a 2.790 usd, il prezzo dell'oro si è ridimensionato del -9%.

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Fatto

L'oro cade sui minimi da due mesi in scia al rafforzamento del dollaro e alla risalita dei rendimenti di mercato.

Dal picco record del 31 ottobre segnato a 2.790 usd, il prezzo si è ridimensionato del -9%. 

I dati sull'inflazione USA di mercoledì hanno evidenziato che la discesa è meno veloce del previsto e ciò ha ulteriormente raffreddato le aspettative sui tagli dei tassi.

In ottobre l'inflazione USA è tornata a crescere dopo sei mesi di rallentamento consecutivi.

I prezzi al consumo sono aumentati del +2,6% da +2,4% di settembre, esattamente in linea con le stime. Un anno fa l'inflazione viaggiava ad un ritmo del +3,20%. Senza sorprese nemmeno il dato "core", al netto di alimentari e energia, risultato in crescita del +3,30% come da attese. Un anno fa era al +4%.

I mercati si stanno anche posizionando per una potenziale ripartenza dell'inflazione sulla scia delle politiche espansionistiche e protezionistiche sotto la nuova amministrazione Trump, che dovrebbero mantenere i tassi a lungo termine relativamente alti.

Dal punto di vista grafico, l'oro ha confermato un primo segnale di debolezza  con il cedimento della la media mobile a 50 giorni, che transita a 2.650 usd, evento che non si verificava da giugno, e si è avvicinato pericolosamente alla media a 100 gg (2.543 usd), che non viola al ribasso da 16 mesi.

Effetto

Analisi tecnica. Il quadro rialzista si è bruscamente interrotto a valle dell'elezione di Trump e della contemporanea risalita di dollaro e rendimenti…

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 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim