ORO - Venerdì è stata la peggior seduta del mese, dopo i commenti dei "falchi" della FED

Fatto

I prezzi dell'oro stamattina si sono stabilizzati poco sopra i 2mila usd, dal -1,80% di venerdì, peggior seduta del mese.

Le brusche vendite sono scattate dopo i commenti aggressivi di alcuni funzionari della Federal Reserve sul percorso degli aumenti dei tassi di interesse, ma gli addetti ai lavori spiegano il fenomeno anche come una fisiologica presa di profitto, una volta che è stato avvicinato il prezzo record di 2.070 usd.

Il noto "falco" della Fed, il governatore Christopher Waller, ha chiesto un ulteriore inasprimento monetario anche se i dati recenti hanno mostrato che l'inflazione statunitense è arretrata costantemente dai massimi degli ultimi 40 anni raggiunti lo scorso anno. 

I suoi commenti hanno compensato le recenti speculazioni secondo cui la Fed potrebbe essere vicina a raggiungere il suo tasso terminale e che una pausa nell'attuale ciclo di rialzo dei tassi sia imminente.

Il metallo giallo è stato in gran parte sostenuto dalla discesa dei rendimenti e dall'indebolimento del Dollaro, ma anche dalla domanda di beni rifugio, stimolata dal crollo di diverse banche regionali statunitensi.

Gli analisti di Citi restano ottimisti sulle prospettive dell'oro. In una nota hanno scritto che la vicinanza del prezzo record costituisce un ostacolo chiave per l'oro, ma è probabile che i prezzi del metallo giallo "aumenteranno". Citi ha alzato il target price medio dell'oro per il 2023 del 7,9% a 2.050 dollari l'oncia.

L'oro sui prezzi di oggi presenta un guadagno da inizio 2023 del +10,20% in USD e del +7,6% in EURO.

Effetto