ORO - Nuovo record a 2.161 dollari, dopo le esternazioni di Powell

Fatto

L'oro ha toccato in avvio di seduta il nuovo record storico a valle delle considerazioni del numero uno della FED nell'audizione di due giorni davanti al Congresso.

Grazie al rally dell'ultima settimana il bilancio da inizio anno ora è in positivo di circa il +4,50%.

Jerome Powell ha confermato che c'è spazio per tagliare i tassi di interesse nel 2024, precisando tuttavia che la FED ha bisogno di maggiore convinzione sul fatto che l’inflazione si sta avvicinando al suo obiettivo annuale del +2%. 

Gli investitori si sono convinti che la banca centrale inizierà il suo ciclo di tagli dei tassi già a giugno.

"Il recente rally è stato sostenuto da una forte impennata della domanda degli investitori, poiché alla prospettiva di tassi più bassi si sono aggiunti forti acquisti di beni rifugio in un contesto di elevati rischi geopolitici e di un contesto economico incerto", hanno affermato in una nota gli analisti di ANZ.

In realtà, Powell ha fornito scarsi indizi sui tempi e sulla portata dei tagli pianificati, affermando che il percorso dell’economia e dell’inflazione degli Stati Uniti probabilmente determinerà le dimensioni dell'allentamento.

L'idea che una inflazione eccessivamente vischiosa possa portare i banchieri centrali a maggiore prudenza è stata ulteriormente rafforzata dai commenti del presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, il quale ha affermato di non vedere più di due tagli dei tassi, o anche uno solo, quest’anno.

L’attenzione è ora concentrata sui dati chiave sui salari non agricoli previsti venerdì, per avere ulteriori indicazioni sull'evoluzione del mercato del lavoro, fattore chiave per la Fed.

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