ORO - La Bce raffredda gli entusiasmi, scattano le prese di profitto
Il processo di riduzione del costo del denaro sarà più farraginoso del previsto di qua e di là dell'oceano
Fatto
Il rimbalzo del dollaro e l'assenza di segnali forti dalla BCE sul percorso di riduzione del costo del denaro hanno fatto scattare le prese di profitto sull'oro, che si è allontanato dal recente record storico di 2.483 usd.
Christine Lagarde ha confermato di non avere alcuna intenzione di affrettare i tempi. Ha lasciato i tassi fermi e non ha fornito informazioni sulla sua prossima mossa, sostenendo che le pressioni sui prezzi interni rimangono elevate e che l’inflazione sarà al di sopra del suo obiettivo (2%) anche nel prossimo anno, lasciando al mercato il compito di decifrare le sue parole sotto il solleone agostano. A settembre si vedrà.
A sgonfiare il prezzo dell'oro hanno contribuito anche i dati più forti del previsto pubblicati ieri pomeriggio sul mercato del lavoro e sul settore manifatturiero statunitense.
Su questi livelli, l'oro fallirebbe il tentativo di mettere a segno la quarta settimana positiva di seguito. Il bilancio provvisorio è -0,2%.
Sembra farsi strada l'opinione secondo cui tutte le ultime novità siano già state pienamente scontate nei prezzi appena raggiunti e che una pausa di consolidamento si rende necessari.
Ricordiamo che il guadagno da inizio anno dell'oro sfiora ancora il +20%.
Effetto
Analisi tecnica. Il trend di breve si è nuovamente rafforzato, dopo la fase di incertezza dovuta ai ripetuti richiami alla prudenza sui tassi da parte…
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