ORO - Il nuovo record è un mistero

Fatto

L'oro ha aperto la giornata con il nuovo record storico, malgrado una serie di novità che teoricamente dovrebbero giocare contro il rialzo:

1) i robusti dati sul mercato del lavoro USA pubblicati venerdì che allontanano il taglio dei tassi da parte della FED;

2) l'attenuazione delle tensioni geostrategiche grazie all'annuncio del ritiro delle truppe israeliane dal sud della striscia di Gaza;

3) la risalita dei rendimenti dei Treasury Notes, unita all'indebolimento del Dollaro Usa;

4) gli acquisti proseguono, mentre si intensificano i deflussi dagli ETF garantiti dall’oro (vedi grafico sotto).

Venerdì l'oro ha chiuso una settimana da "panic buying", con un bilancio positivo del +4,5%. E stata la sesta settimana positiva delle ultime sette.

Secondo gli addetti ai lavori, il fattore geostrategico, con la ricerca di asset rifugio, ha giocato un ruolo determinante, mentre è emerso ieri che la banca centrale della Cina ha incrementato in marzo le sue riserve aurifere per il diciassettesimo mese consecutivo.

Inoltre, molti analisti si aspettano che l’oro toccherà nuovi massimi una volta che la Federal Reserve americana inizierà a tagliare i tassi chiave. "Avevamo precedentemente proposto una stima del prezzo di 2.400 dollari l'oncia se la Fed avesse tagliato i tassi nel primo trimestre del 2024; ci impegniamo a mantenere tale stima per quest'anno, anche se i tagli dei tassi arriveranno più tardi", hanno detto in una nota gli analisti di BofA.

Il bilancio dell'oro da inizio anno oltrepassa il +12%.

Effetto