Nikkei 225 in ritardo quest'anno, c'è forte tensione sui tassi

L'inflazione in Giappone ha subito un'accelerazione superiore al previsto a causa dell'aumento dei prezzi dei generi alimentari

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Fatto

L'indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso poco sopra la parità, mentre lo yen supera nuovamente la barriera psicologica di quota 150 e si rafforza leggermente il bond governativo decennale del Giappone.

La borsa giapponese è in forte ritardo rispetto alle principali borse mondiali a causa delle crescenti tensioni sui tassi di interesse. Il Nikkei 225 presenta una performance invariata da inizio 2025 contro il +16% messo a segno dalla borsa di Hong Kong, gli oltre dieci punti guadagnati mediamente dalle borse europee e i circa tre punti di Wall Street. 

Il governatore della Bank of Japan, Kazuo Ueda, ha parlato di un possibile intervento sul mercato obbligazionario per fermare la corsa dei tassi di rendimento, saliti ai massimi degli ultimi quindici anni, ribadendo l'impegno di lunga data della banca centrale a sostenere la stabilità. Il primo ministro e il ministro delle Finanze hanno espresso preoccupazione per il potenziale impatto di quel che sta succedendo sul mercato.

"Tuttavia, acquisteremmo titoli di Stato in modo agile per favorire la formazione stabile dei rendimenti nel caso eccezionale in cui i rendimenti a lungo termine salissero bruscamente". Il primo ministro Shigeru Ishiba, intervenendo in parlamento, ha detto che l'argomento degli alti rendimenti non è stato sollevato durante l'incontro di giovedì con Ueda, ma è un aspetto che sta monitorando dal punto di vista della gestione fiscale.

"Un aumento dei tassi di interesse in presenza di un elevato rapporto debito/PIL mette sotto pressione le spese politiche attraverso l'aumento dei pagamenti di interessi", ha detto Ishiba. "In precedenza, il ministro delle Finanze Katsunobu Kato ha dichiarato ai giornalisti che l'aumento dei rendimenti dei titoli di Stato potrebbe mettere a dura prova le già esigue finanze giapponesi, dato l'elevato rapporto debito/PIL del Paese.

Secondo un rapporto pubblicato all'inizio del mese dal Fondo Monetario Internazionale, quest'anno il debito pubblico giapponese sarà pari al 232,7% del prodotto interno lordo.

L'inflazione in Giappone ha subito un'accelerazione superiore al previsto a causa dell'aumento dei prezzi dei generi alimentari, registrando il ritmo più rapido dalla metà del 2023 e mantenendo la Banca del Giappone sulla strada dell'ulteriore aumento del tasso di interesse di riferimento.

I prezzi al consumo, esclusi gli alimenti freschi, sono aumentati del +3,2% rispetto all'anno precedente a gennaio, registrando il maggior incremento dal giugno 2023, secondo quanto comunicato venerdì dal Ministero degli Affari Interni.

L'accelerazione è stata leggermente più rapida del previsto ed è stata spinta dall'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari trasformati, tra cui un balzo record del 70,9% del costo del riso, alimento base del Paese.

Effetto

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 Redazione

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