Nasdaq 100 - Tech in un vuoto d'aria, la turbolenza non sarà breve

Fatto

L’indice UBS Magnificent Seven perde sempre più slancio e rischia di essere retrocesso a una nuova denominazione: l’indice in passato noto (index known as, o IKA) per avere al suo interno le ex superstar del Nasdaq.

Da inizio anno la performance è -6,50%, oltre il doppio di quanto ha perso il Nasdaq Composite.

Tesla è il titolo peggiore, con un calo del 27%, Meta è l'unico in controtendenza con un rialzo del 14%, a metà strada si posiziona Nvidia, -6%.

Wall Street soffre la fiacca dei tech ed esce male dal confronto con le borse dell’Europa, ma non si può parlare di un ritorno dell’orso, sembra più una rotazione settoriale, infatti, l’indice S&P500 Equal Weight segna da inizio anno un guadagno del +2,7%.  

Secondo JP Morgan non è ancora arrivato il momento di rivalutare le sette stelle del Nasdaq ed è meglio tenere un atteggiamento di prudenza su tutto l’high tech americano, entrato in quel che lo strategist Mislav Matejka chiama “un attivo vuoto d’aria”.

La turbolenza è destinata a durare e c’è il rischio di un peggioramento, se le politiche commerciali di Washington diventeranno ancora più aggressive. Per questa ragione, la banca d’affari ribadisce il Neutral sul Nasdaq: il giudizio di prudenza è giustificato dalle valutazioni elevate, dal fatto che il settore è più che rappresentato nei portafogli degli investitori e dal fatto che nei cambi di paradigma scientifico e tecnologico vince il nuovo arrivato, non il già posizionato.

Per il momento è meglio puntare sull’azionario non americano, ma senza mollare del tutto la presa, perché nel medio periodo, quel che per primo Keynes ha chiamato gli "spiriti animali del capitalismo", torneranno ad approfittare del fatto che l’high tech statunitense è  un Far West senza quasi regole.

Effetto