NASDAQ 100 Stasera i conti di Amazon, WallStreet vorrebbe il dividendo

Amazon ha le risorse per iniziare a remunerare i soci con una cedola trimestrale. La bontà dei conti del trimestre sarà decisa dalle ricadute dell'intelligenza artificiale sul cloud 

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Fatto

Amazon.com ha chiuso ieri a 180,9 dollari, da inizio anno il guadagno è del +19%, contro il +5,7% del Nasdaq 100.

Gli analisti hanno come target price medio 212 dollari, circa il 18% sopra l’ultimo prezzo registrato.

Le probabilità che il titolo riduca domani il gap sono rilevanti, in quanto, come segnalato da Bloomberg, il movimento implicito medio del giorno successivo alle comunicazioni del trimestre è +7%.

Per il periodo gennaio-marzo, gli analisti stimano un utile per azione di 82 centesimi di dollaro, con un utile operativo di poco meno di undici miliardi di dollari: margine operativo stimato al 7,63%.

Salendo nella parte alta del conto economico, quella che potrebbe essere tenuta in maggiore considerazione stanotte a mercato chiuso, le vendite dovrebbero essere cresciute del 12% a 142,6 miliardi di dollari. Ma ancora più rilevante, sarà lo spaccato dei ricavi: ci sono vari osservati speciali.

Al primo posto ci sarà probabilmente l’area del cloud: le vendite nette della divisione AWS sono stimati in crescita a 24,11 miliardi di dollari.

Gli analisti vorranno a quel punto vedere quanto di questo incremento è riconducibile agli investimenti nell’intelligenza artificiale.

I due principali concorrenti di Amazon nel cloud, Microsoft e Alphabet hanno registrato importanti progressi in questo ambito, per cui, per convincere il mercato, AWS deve stare almeno allineato alle metriche di conversione di Azure per Microsoft e Google Cloud.

Infine, per il trimestre in corso, il consensus si aspetta vendite nette in aumento su base sequenziale di circa otto miliardi, con un utile operativo di 12,54 miliardi di dollari.

Conti e indicazioni sopra le attese sarebbero di certo ben accolti, ma quel che Wall Street gradirebbe probabilmente di più sarebbe un gesto forte verso gli azionisti: il dividendo.

Barron’s scrive stamattina che Amazon è l'unica società dello S&P500 con una capitalizzazione sopra i mille miliardi di dollari che non dà la cedola.

Microsoft, Apple , Alphabet, Nvidia e Meta Platforms  danno qualcosa, anche se in alcuni casi sono solo cifre simboliche.

Le risorse per iniziare a girare una parte dell’utile agli azionisti con il dividendo, non mancano, visto che negli ultimi dieci anni Amazon ha generato circa 90 miliardi di dollari di free cash flow. Di questa cifra, solo sei miliardi di dollari sono stati impiegati per riacquistare azioni, nel 2022.

Sempre secondo i calcoli della testata giornalistica finanziaria, in dieci anni Amazon ha ridato ai soci solo il 7% del free cash flow, dieci volte meno di quel che hanno girato agli azionisti negli ultimi dodici mesi le società dell’S&P500 sopra i mille miliardi di dollari di capitalizzazione.

Effetto

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Marino Masotti

Caporedattore