NASDAQ 100 - Netflix reprime e guadagna/Tesla: quel camion è un incubo

Il giro di vite di Netflix sulla condivisione delle password sta funzionando. Tesla inciampa nelle complessità industriali del pickup elettrico
 

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Fatto

Due dei nomi più in vista del Nasdaq 100 hanno pubblicato i dati del trimestre e hanno dato le indicazioni su quel che resta del 2003.

La borsa ha accolto molto bene le comunicazioni di Netflix e ha preso male il pessimismo di Elon Musk.

Il titolo della società della televisione in streaming guadagna oltre il 14% nel preborsa. Le azioni del produttore di auto elettriche scendono del 4%.

Netflix ha raccolto nel trimestre i frutti della sua linea dura con la condivisione delle password. A fronte di ricavi saliti dell’8% a 8,54 miliardi di dollari, il risultato netto è arrivato a 1,68 miliardi di dollari, +20%.

Quel che ha più impressionato non si trova nel conto economico, è negli elementi della performance (KPI). La crescita anno su anno dei sottoscrittori è stata del 10,8% a 247 milioni: si tratta dell’aumento più forte da metà del 2020, un periodo eccezionale e non confrontabile, in quanto eravamo all’apice della pandemia da Covid19.

In quel che gli analisti hanno visto come un intervento volto a spingere sempre più in alto la redditività, la società ha deciso di incrementare i prezzi di alcuni piani tariffari negli Stati Uniti e in altri mercati: a farne le spese saranno soprattutto i clienti che spendono meno.

ll Co-CEO Greg Peters, ha mandato un avvertimento alle persone che ancora condividono la password: nel corso della presentazione agli analisti, il manager ha detto che la repressione è solo agli inizi, quando sarà estesa, ci saranno risultati positivi in termini di nuovi sottoscrittori.

Complessivamente, Netflix sta tenendo più che bene le posizioni, in un’arena dove sono in tanti a soffrire: Disney e Warner Bros Discovery sono tra quelle che stanno faticando di più a rendere redditizia l’attività della televisione via streaming.

Tesla ha chiuso il trimestre con un calo del 44% dell’utile netto, un declino riconducibile in gran parte agli sconti introdotti nel corso del 2023. La redditività è stata penalizzata in modo leggermente più pesante del previsto, l’utile per azione è stato pari a 66 centesimi di dollari, il 10% sotto il consensus.

Il margine operativo, fino all’anno scorso da prima della classe nel settore dell’automotive è precipitato al 7,6%, circa mille punti base in meno di un anno fa.

Ma non sono i numeri del trimestre passato il tema più rilevante della comunicazioni di ieri sera. Il Ceo Elon Musk ha avvertito che ci sono "enormi sfide” da affrontare nella messa in produzione del Cybertruck, il furgoncino elettrico atteso sulle strade già parecchio tempo fa.

Tesla prevede di lanciarlo alla fine di novembre, ma gli effetti sul conto economico non si dovrebbero vedere prima di un anno e mezzo.

Con il Progetto, Cybertruck, “ci siamo scavati la nostra fossa”, ha detto Musk. Il fondatore ha messo in guardia anche sulle ricadute che gli alti di interesse possono avere sulle scelte di consumatori.

Effetto

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