NASDAQ 100 - Il mal di tassi ha solo rallentato la corsa. L'Analisi Tecnica di Websim

Quelli che hanno comprato quest'estate sono soprattutto soggetti istituzionali, più propensi a tenere le posizioni. Da inizio anno la performance è ancora ottima e i fondamentali non sono cambiati  

Rete di connessioni luminose su sfondo nero, flusso dati tech.

Fatto

I tech sono andati a sbattere contro il muro dei tassi di mercato. Ai prezzi di oggi il Nasdaq chiuderebbe la settimana con un calo di quasi il -3%, settembre terminerebbe con un calo di quasi il -7%.

Il superamento di quota 4% di rendimento del Treasury Note a dieci anni, avvenuto esattamente il primo di agosto, aveva già contribuito a spegnere il rally: il mese scorso il Nasdaq aveva perso il -2%. La flessione di agosto, per altro modesta, arrivava dopo cinque mesi consecutivi di rialzo, un assestamento da considerarsi fisiologico.

In settembre la corsa dei tassi di mercato è proseguita e il Treasury decennale è arrivato sui livelli che non si vedevano da moltissimi anni. Oggi il rendimento tocca nuovi massimi da sedici anni a 4,64%: per i tech, ultrasensibili all’andamento del costo del denaro, siamo ben sopra la soglia del dolore. Sono andati in sofferenza anche i titoli capofila di quello che ad oggi resta il trading dell’anno, quello dell’intelligenza artificiale. Nvidia perde da inizio mese il -13%. La performance da inizio anno del produttore dei chip ad altissima prestazione resta comunque stellare, +190%.

Le aspettative di un prolungato periodo di alta inflazione hanno di certo frenato il Nasdaq, ma se si guarda al cammino percorso da inizio anno, la prospettiva cambia. Ad oggi, il terzo trimestre si chiude con ribasso del -4,5%, ma il secondo si era chiuso con un rialzo del +12,8% ed il primo del +16,7%. A fine giugno, l’indice segnava da inizio anno un rialzo del +33%, uno strappo ricompostosi in estate, non con una caduta o con un cambio del trend: oggi l’indice guadagna il +25% da inizio anno, contro il modestissimo +1% del Dow Jones.

Chi ha comprato in gennaio è ancora tranquillo e soddisfatto, ma anche chi ha comprato sui massimi ha qualche ragione per non essere in allarme.

In questi mesi non sono arrivati dal fronte societario dei segnali preoccupanti, tali da mettere in discussione la traiettoria degli utili. La flessione è da imputare alle considerazioni su tassi, inflazione e liquidità.

L’ipotesi di una caduta da questi livelli non sembrerebbe così probabile, anche perché i compratori di quest’estate, come rivela il recente sondaggio tra i gestori condotto da Bank of America Merrill Lynch, sono stati soprattutto gli investitori istituzionali, rimasti alla finestra nella prima parte del 2023 e diventati molto attivi proprio negli ultimi due mesi. Di norma, questi soggetti sono meno "mordi e fuggi" dei piccoli risparmiatori o dei trader fai da te.

Effetto

Analisi Tecnica Nasdaq Composite. Il Nasdaq 100, che raccoglie l'eccellenza dei Tech quotati a Wall Street, ha avviato una fisiologica fase correttiva…

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