Nasdaq 100 - Broadcom e TSMC pronte a spartirsi le spoglie di Intel

Fatto

I produttori di chip TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company) e Broadcom stanno valutando accordi separati per la rivale Intel, che potrebbero dividere a metà l'icona della produzione di chip, lo ha riferito il Wall Street Journal nel fine settimana.

TSMC ha studiato l'acquisizione di alcuni o tutti gli stabilimenti di chip di Intel, ha affermato il report del WSJ, citando persone a conoscenza della questione.

Separatamente, Broadcom ha tenuto d'occhio l'attività di progettazione e marketing di chip di Intel e ha discusso informalmente di fare un'offerta, anche se lo farà solo se troverà un partner per l'attività di produzione di Intel.

Broadcom e TSMC non stanno lavorando insieme all'accordo, ha affermato il rapporto del WSJ, e i colloqui sono in fase iniziale.

Il rapporto del WSJ arriva mentre da tempo circolano speculazioni su Intel come obiettivo di acquisizione, poiché il produttore di chip tradizionali è rimasto ampiamente indietro rispetto al settore semiconduttori globale negli ultimi anni. L'attività di fonderia dell'azienda ha costantemente perso denaro, affrontando anche una concorrenza accresciuta da parte di TSMC. L'attività di chip ha dovuto affrontare una concorrenza crescente da parte di attori come Broadcom, Qualcomm, AMD e Nvidia. L'azienda, peraltro, ha perso il treno in corsa, cavalcato dai rivali, dell'intelligenza artificiale.

Il titolo è crollato dai 70 dollari del 2020 ai 23 dollari attuali, con la capitalizzazione che si è ridotta a circa 100 miliardi di dollari.

Broadcom vale circa 1.100 miliardi di dollari, mentre TSMC vale circa 841 miliardi di dollari.

Intel ha avviato un piano di licenziamenti di 15mila dipendente e ha già iniziato a separare la sua attività di fonderia dal resto dell'azienda, una mossa che potrebbe annunciare un break-up delle attività.

Il rapporto del WSJ ha affermato che anche l'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump è coinvolta nei colloqui, sebbene ritiene che sia improbabile un sostegno da parte pubblica se il controllo sulle fabbriche statunitensi andrà ad un'entità straniera. L'azienda è il principale beneficiario del sostegno finanziario ai sensi del CHIPS Act.

Tuttavia, TSMC ha ricevuto circa 6,6 miliardi di dollari di sussidi per la costruzione di tre fabbriche in Arizona e se prometterà di costruirne altre negli Stati Uniti potrebbe ricevere l’approvazione da Trump ed evitare eventuali dazi. Per Broadcom non dovrebbero esserci ostacoli, anche se la prima amministrazione Trump aveva bloccato l’acquisizione di Qualcomm nel 2017 per motivi di sicurezza nazionale.

Intel sta anche cercando un nuovo CEO dopo che Pat Gelsinger è stato estromesso a dicembre per un piano di ristrutturazione fallito.

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