MOBILITA' EV - La Cina chiede una consultazione WTO sui dazi UE
Ricordiamo che il Ministero del Commercio cinese aveva già avvertito che si riservava il diritto di presentare una causa WTO sui dazi UE sui veicoli elettrici.
Fatto
Venerdì scorso la Cina ha formalmente presentato un reclamo al WTO (Organizzazione mondiale del commercio) in merito alla decisione dell'Unione Europea di imporre dazi anti-sovvenzioni sui veicoli elettrici cinesi.
Un portavoce del Ministero del Commercio ha affermato che la sentenza nella conclusione provvisoria dell'UE è priva di fondamento fattuale e legale, violando gravemente le norme WTO e minando la cooperazione globale per affrontare il cambiamento climatico.
La Commissione Europea ha replicato di essere fiduciosa che la sua indagine e le sue misure siano compatibili con le norme WTO e pertanto la sua indagine continuerà.
Commento
Ricordiamo che il Ministero del Commercio cinese aveva già avvertito che si riservava il diritto di presentare una causa WTO sui dazi UE sui veicoli elettrici.
La Commissione UE ha svelato dazi provvisori fino al 37,6% sulle importazioni di veicoli elettrici prodotte in Cina il 12 giugno (imposti a partire dal 4 luglio), desiderosa di proteggere la sua produzione nazionale di veicoli elettrici, dopo che un'indagine UE ha scoperto che le auto erano sovvenzionate dalla Cina.
Le tariffe proteggono i produttori locali ma aumentano il rischio di una guerra commerciale tra paesi, il che avrebbe un impatto negativo sulle catene di fornitura globali dell'industria automobilistica. Infatti, il governo cinese sta aumentando le minacce di ritorsione e ora ha intentato una causa presso l'OMC.
Effetto
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