INDICE STOXX600 - Germania anno zero? Non per la borsa

L’indice Dax di Francoforte è a un passo dal massimo della storia toccato in settembre. Da inizio anno, il rialzo è del 15,8%, contro il 13,2% del Ftse Mib è il +0,3% del Cac40 di Parigi 

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Fatto

L'indice Stoxx 600 ha iniziato settembre, mettendo a segno la peggior settimana da circa un anno e mezzo: -3,50%.

Il bilancio del 2024 resta in positivo di circa il +7% grazie alla spinta di Banche e Farmaceutici.

La Germania è in ginocchio? Per gli economisti e per tanti osservatori della politica, la risposta è un sì netto. I mercati finanziari non sembrano concordare.

L’indice Dax di Francoforte tratta oggi intorno a 19.400 punti, solo novanta punti base sotto il massimo della storia toccato in settembre.

Da inizio anno, la borsa tedesca guadagna il +15,8%, leggermente meglio del +13,2% registrato dal FtseMib , mentre il distacco con il Cac40 di Parigi , poco sopra la parità nello stesso periodo, è smisurato.

A guidare il rialzo in questi dieci mesi è stato il titolo Siemens Energy, raddoppiatosi ai prezzi di oggi e arrivato sui massimi dall’approdo sul listino quattro anni fa.

Le azioni della società delle turbine eoliche e della tecnologia per la transizione digitale guidano la classifica del rialzo più ampio da inizio anno del DAX, ma il contributo più rilevante alla corsa dell’indice della borsa tedesca, viste le dimensioni, è quello di Sap.

Il titolo del colosso dei software per la gestione delle aziende guadagna da inizio anno il +50% e ai prezzi di oggi, massimi della storia, la capitalizzazione è 255 miliardi di euro.

Un’altra blue chip tedesca sui massimi della storia è Munich Re, leader della riassicurazione in Europa: il titolo guadagna il +33% da inizio anno.

La guerra, o meglio dire, le guerre, hanno contribuito alla performance di Rheinemetall, quintuplicata negli ultimi due anni per effetto delle aspettative di un aumento della domanda di componenti meccanici per autoveicoli militari.

Lo stesso tema, anche se in modo meno rilevante, ha guidato la performance di borsa di MTU Aereo Engines, +40% da inizio anno.

Ovviamente, non tutto brilla. I guai dell’automotive sono stati per l’indice una zavorra, BMW perde da inizio anno il -25%, Continental il -22%, Volkswagen il -17,5%.

In un intervento a un evento organizzato dall’Università di Friburgo, il membro tedesco della BCE, Isabel Schnabel avvertiva con qualche preoccupazione che la discesa dei tassi darà probabilmente sollievo alla Germania, ma pure che i problemi di fondo non si possono risolvere con la politica monetaria. Il modello di business della Germania si basa infatti sulla crescita guidata dalle esportazioni, concentrandosi sul segmento di fascia alta delle industrie manifatturiere tradizionali.
 
Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments, scriveva la scorsa settimana di non guardare solo alla manifattura tedesca, perché, “ci sono altri settori che mostrano una ripresa, in particolare l'edilizia abitativa”. Secondo l’economista, “la crescente fiducia, unita al calo dell'inflazione e dei tassi di interesse, sta portando ad un costante aumento dei prezzi delle case. L'edilizia abitativa è sia un indicatore anticipatore che un importante meccanismo di trasmissione della politica monetaria. Mi aspetto che la crescita europea migliori costantemente nel corso del prossimo anno”.

Effetto

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Marino Masotti

Caporedattore