INDICE EUROSTOXX 50 - Luglio si è chiuso sui massimi dal 2007, Unicredit è la miglior blue chip
Sesto mese al rialzo dei sette completati nel corso del 2023

Fatto
L'indice Eurostoxx 50, che raccoglie le prime 50 blue chip della zona euro, ha chiuso il mese di luglio sui nuovi massimi da dicembre 2007.
E' stato il sesto mese positivo (+1,60% il bilancio) dei sette completati nel corso del 2023.
L'indice Eurostoxx 50 guadagna il +17,90% da inizio 2023.
Da inizio anno sono ben 46 le blue chip in guadagno e solo 4 quelle in ribasso. Al primo posto figura Unicredit +70%.
Sono cinque in totale i titoli italiani. Oltre a Unicredit, figurano Stellantis +40%, Enel +26%, Intesa SanPaolo +25%, Eni +5%.
Sotto il profilo dei fondamentali, gli analisti valutano l'indice Eurostoxx 50 circa 12,60 volte il P/E 2023 per un Dividend Yield medio intorno al 3,40%.
I dati relativi all'area Euro pubblicati ieri su Pil del secondo trimestre ed inflazione preliminare di luglio hanno fornito alcune indicazioni che in parte confermano il trend già in essere con qualche novità.
Sul fronte crescita è emerso un rallentamento soprattutto nell'ambito di alcuni paesi dell'area come l'Italia ed il Portogallo che, dopo la buona partenza di inizio anno, hanno evidenziato un calo trimestrale. La Germania, dal canto suo, continua ad arrancare con Pil fermo nel secondo trimestre, a testimonianza ancora del difficile momento della manifattura. La Spagna invece ha mantenuto una solida crescita trimestrale e la Francia ha sorpreso più di tutti al rialzo, grazie soprattutto (stando alle dichiarazioni del ministro delle finanze Le Maire) alle esportazioni ed agli investimenti aziendali.
Tutto questo si è tradotto alla fine in una crescita del Pil dell'area nel secondo trimestre superiore alle attese, con una revisione migliorativa anche del primo trimestre la cui variazione, non più negativa, cancella la recessione tecnica emersa in precedenza tra quarto trimestre 2022 e primo 2023.
Sul fronte inflazione, i segnali di rallentamento dal fronte energetico sono stati complessivamente bilanciati dalla componente alimentare, dalle utenze ed ancora una volta dai servizi, dove la componente ricreazione/viaggi riveste un ruolo centrale.
L'impatto finale si è condensato in un'inflazione core che, per la prima volta dagli inizi del 2021, si è posizionata sopra a quella generale (5,5% vs 5,3%), facendo ancora rimanere aperta la possibilità di un ulteriore rialzo dei tassi a settembre.
Il presidente della Bce, Christine Lagarde, tra l'altro in un'intervista ha precisato che, anche laddove si optasse per una pausa a settembre, non sarebbe da considerarsi necessariamente una pausa definitiva, segnalando di fondo il timore di recrudescenza dell'inflazione dopo i segnali di rallentamento degli ultimi mesi.
In estrema sintesi, i dati di ieri su PIl ed inflazione confermano in buona parte i trend in essere: la prima economia dell'area che stenta a rientrare dalla fase recessiva, alcuni paesi del sud che dopo una buona partenza d'anno hanno manifestato un rallentamento, come nel caso dell'Italia. Sul fronte inflazione si conferma la possibilità che i servizi frenino il calo della componente core durante l'estate, mettendo la BCE sul trampolino di lancio per un eventuale ulteriore rialzo di 25 pb entro fine anno.
Effetto
Analisi tecnica. L'indice Eurostoxx 50 resta saldamente impostato al rialzo sul quadro di lungo periodo. Il brillante rimbalzo avviato dai minimi degl…
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