INDICE EUROSTOXX 50 - La Commissione Europea lima le stime di crescita, vede l'inflazione in discesa. L'Analisi Tecnica di Websim

L'indice Eurostoxx 50 guadagna il +12,0% da inizio 2023.

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Fatto

L'indice Eurostoxx 50, che raccoglie le prime 50 blue chip della zona euro, ha chiuso in rialzo dello 0,4% la prima seduta della settimana, consolidando a ridosso dei massimi degli ultimi sedici anni toccati a fine luglio.

In Agosto sono prevalse le prese di profitto. E' stato il secondo mese negativo (-3,90%) degli otto portati a termine nel corso del 2023. 

La Commissione Europea ieri ha certificato il rallentamento dell'economia europea , una decisione che era nelle carte visti gli ultimi segnali dal mondo macro.

Secondo gli esperti, la UE continua a crescere, ma si è “ridotto lo slancio”. Il Pil aumenterà in media dello 0,8% nel 2023 (da +1% stimato in primavera) e aumenterà dell’1,4% nel 2024 (da +1,7% precedente). La fortissima stagione turistica in molti Paesi dell’Europa (come l’Italia) non riuscirà a compensare del tutto l'affievolimento dello slancio nel terziario e la costante debolezza nel settore industriale.

Anche per l’Italia si abbassano le stime (dello 0,3%) a causa dell’eliminazione del Superbonus, del calo della domanda interna e per la frenata della domanda estera, in particolare di quella tedesca. Secondo le nuove stime, l’Italia dovrebbe crescere dello 0,9% nel 2023 (da +1,2%) e dello 0,8% nel 2024 (da +1,1% precedente). L'Italia sarà il fanalino di coda delle principali economie per tasso di crescita e l’unica sotto quota 1%.

La Germania farà peggio quest’anno, -0,4% (da +0,2% delle stime precedenti), mentre nel 2024 è prevista una crescita dell’1,1% (comunque inferiore all’1,4% precedente). E' grosso modo lo stesso ritmo della Francia (+1,2%). Solo la Spagna è vista “prosperare” più di quanto indicato in precedenza, con un +2,2% nell’anno in corso (da +1,9%), mentre è stata rivista solo leggermente la stima per il 2024, a +1,9% (dal 2%). 

Non tutti i mali vengon per nuocere.

Le notizie deludenti sul quadro macro potrebbero trovare un contrappeso nelle notizie positive per quanto riguarda l'inflazione. In particolare, un calo più rapido dell'inflazione potrebbe favorire una ripresa dei redditi reali. 

Riguardo all’inflazione, la Commissione Europea prevede che continui a diminuire: l’indice armonizzato HCPI nell’UE è stimato ora al +6,5% nel 2023 (dal +6,7% delle stime di primavera) e al +3,2% nel 2024 (rispetto al +3,1%).

Nella zona euro si prevede che l’inflazione si attesti al +5,6% nel 2023 (rispetto al 5,8%) e al 2,9%nel 2024 (da 2,8%). 

Per l'Italia la stima è al 5,9% nel 2023 e al 2,9% nel 2024.

In Germania l'inflazione dovrebbe calare al 6,4% nel 2023 e al 2,8% nel 2024.

Il commissario Dombrovskis ha dichiarato che “l’incertezza rimane elevata e dobbiamo monitorare attentamente i rischi“; la Commissione Europea ha individuato come fattori di rischio sulla crescita, la guerra in l'Ucraina, un indebolimento dell’economia cinese che ha ridotto l’export, la stretta monetaria, ma anche "i crescenti rischi climatici". Pressioni sui prezzi (dovute a prezzi dell’energia che potrebbe il prossimo anno riprendere a crescere, spinti dal rialzo del prezzo del greggio) “potrebbero rivelarsi piu' persistenti"; infine "condizioni meteo estreme e incendi e inondazioni senza precedenti durante l'estate…pesano sulle prospettive". 

Inoltre la Commissione Europea ha osservato come il brusco rallentamento nell’erogazione di credito bancario sta mostrando gli effetti della restrizione monetaria sull’economia reale. 

I ministri finanziari dei 27 Stati membri esamineranno queste previsioni della Commissione già venerdì e sabato all’Eurogruppo ed Ecofin a Santiago de Compostela.

Intanto da gennaio prossimo tornerà in vigore il Patto di Stabilità: difficile un prolungamento della sospensione, nonostante il rallentamento economico. I ministri devono trovare un’intesa sulla riforma del Patto, anche se la Commissione ha dichiarato che se l’intesa non verrà raggiunta, applicherà le vecchie regole ma seguendo i nuovi orientamenti. 

Le prossime previsioni economiche della Commissione Europea saranno diffuse a novembre.

L'indice Eurostoxx 50 guadagna il +12,0% da inizio 2023.

Da inizio anno sono 41 le blue chip in guadagno e 9 quelle in ribasso. Al primo posto figura Unicredit +60%. 

Sono cinque in totale i titoli italiani. Oltre a Unicredit, figurano Stellantis +31%, Enel +23%, Intesa SanPaolo +19%, Eni +13%.

Sotto il profilo dei fondamentali, gli analisti valutano l'indice Eurostoxx 50 circa 11,70 volte il P/E 2023 per un Dividend Yield medio intorno al 3,50%.

Effetto

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