Il FMI intima a El Salvador di stoppare gli acquisti di Bitcoin

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Volatilità alle stelle nelle ultime sedute per Bitcoin, sulla scia delle tensioni di Wall Street e dello scenario geostrategico: un po' si guarda ai dazi, un po' si guarda alle promesse di Trump di creare una riserva strategica in criptovalute.

Molto più cauta la posizione del Fondo Monetario Internazionale, che ha chiesto al governo di El Salvador di bloccare l'acquisto di Bitcoin come condizione per mantenere un prestito da 1,4 miliardi di dollari.

Il memorandum tecnico di intesa presentato dal FMI include infatti la condizione di "non accumulazione volontaria di Bitcoin da parte del settore pubblico di El Salvador".

Inoltre, il memorandum richiede la restrizione dell'emissione da parte del settore pubblico di "qualsiasi tipo di debito o strumento tokenizzato che sia indicizzato o denominato in Bitcoin e implichi un passivo per il settore pubblico", aggiungendo che non potrà utilizzare la criptovaluta in operazioni finanziarie.

Il presidente salvadoregno Nayib Bukele non ha ancora risposto alle condizioni imposte dal FMI.

El Salvador non ha smesso di acquistare Bitcoin dall'accordo con il FMI, lo scorso dicembre, e un nuovo acquisto effettuato lunedì per un controvalore di 90.268 dollari ha portato la riserva totale del Paese a 6.095 Bitcoin, ovvero circa 542 milioni di dollari.

Per soddisfare parte delle condizioni imposte dal FMI, El Salvador ha recentemente eliminato Bitcoin come moneta a corso legale dopo essere diventato nel 2021 il primo Paese ad adottarla.

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