GREEN BOND - Terna: il green tira solo quando è bond

Il tema del green sta perdendo qualche colpo con l'auto elettrica in difficoltà, ma le turbolenze non frenano l'appetito per i Green Bond

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Fatto

Il tema del green sta perdendo qualche colpo con l'auto elettrica in difficoltà e le crescenti tensioni geostrategiche che hanno riportato in auge il tema del "petrolio".

Ma le turbolenze non frenano l'appetito per i Green Bond. L'ultimo esempio in tal senso è arrivato oggi.

Terna ha lanciato un green bond ibrido perpetuo di importo per 850 milioni di euro.

La società che gestisce la trasmissione di elettricità ad alta tensione, è tornata sul mercato obbligazionario dopo soli due mesi e mezzo. A gennaio aveva collocato un altro bond scadenza 7 anni.

L’obbligazione di oggi è non richiamabile (non-callable) fino a 6 anni.

Notevoli le richieste da parte degli investitori: oltre 3,1 miliardi di euro.

Grazie alla fortissima richiesta, la guidance del rendimento è stata migliorata al 4,875% dalle prime indicazioni in area 5,25%-5,375%.

Il pricing definitivo è atteso in giornata.

Structuring advisors dell'operazione sono Imi- Intesa Sanpaolo e Unicredit. Joint Bookrunners, invece, Banca Akros, Bnp  Paribas (B&D), CaixaBank, Crédit Agricole Cib,  Goldman Sachs International, Hsbc, Imi- Intesa Sanpaolo, JP Morgan, Mediobanca, Morgan Stanley, Santander, Smbc e Unicredit.

Non si ferma la corsa delle obbligazioni verdi in tutto il mondo: nel primo trimestre 2024 si sono completate emissioni per 170 miliardi di dollari.

Effetto

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